Trapani
Incendi nel trapanese. In Prefettura il Centro Coordinamento Soccorsi
Il bilancio e le componenti che sono intervenute nel corso dell'emergenza in Prefettura
Redazione27 Luglio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Trapani – E’ tempo di bilanci per il Centro di Coordinamento che in prefettura ha coordinato ora dopo ora l’emergenza incendi nel trapanese. Incendi che ancora una volta hanno colpito al cuore di un territorio già più volte devastato.

    Quando è scoppiata l’emergenza

    A partire dalle 16.00 circa, di venerdì 25 Luglio,  il territorio trapanese è stato interessato da diversi incendi di sterpaglie, alberi e macchia mediterranea, alcuni anche di vaste dimensioni, in diverse località, tra cui la Riserva dello Zingaro, Custonaci, Castelluzzo, Macari, San Vito Lo Capo e Cornino. In prefettura è stato così attivato il Centro Coordinamento Soccorsi.

    Per contenere le fiamme e procedere alle operazioni di spegnimento, e garantire prioritariamente la messa in sicurezza delle persone e delle abitazioni, sulle aree interessate sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale, la Protezione Civile Regionale,  personale della Polizia di Stato e del locale Comando Provinciale dei Carabinieri.

    Le operazioni di spegnimento

    Le operazioni di spegnimento, vista la notevole estensione e la complessità degli incendi, sono proseguite nella notte e per buona parte della giornata di sabato 26 luglio. E’ stato disposto l’impiego di mezzi aerei, per gli interventi sulle aree impervie e non raggiungibili dalle squadre di terra.

    Tutte le componenti

    I Vigili del Fuoco, hanno disposto il raddoppio dei turni di servizio per il personale della sede centrale e dei distaccamenti. Si è, inoltre, reso necessario il supporto di personale proveniente dai Comandi di Palermo, Agrigento e Siracusa, che hanno garantito la presenza di tre squadre, una per Comando. Il dispositivo potenziato ha visto l’intervento di 84 unità operative e  18 automezzi. Le attività si sono concentrate prevalentemente, in una fase iniziale, nelle zone di Alcamo e Marsala e successivamente su Scopello, Frassino, Castelluzzo, Riserva dello Zingaro e Cornino.

    Il Corpo Forestale ha impiegato 6 autobotti e 16 mezzi, nonché circa 95 unità operative.

    La Questura di Trapani ha impiegato n. 2 volanti dell’UPGSP, con 4 unità operative, una volante del Commissariato di Alcamo, con 2 unità operative.

    Il Comando Provinciale dei Carabinieri ha garantito l’impiego di 35 unità impegnate su vari fronti – Custonaci, Buseto Palizzolo, San Vito Lo Capo, Castellammare del Golfo e Calatafimi.

    Sono stati impiegati, nella giornata di venerdì 25, un Canadair, un Falco 3 del Corpo Forestale Regionale e un ALFA 501 dell’82° stormo centro SAR dell’Aeronautica Militare; nella giornata di sabato è stato impiegato anche un secondo Canadair, oltre agli altri aeromobili.

    L’ANAS ha riferito che non sono state rilevate criticità nella viabilità, con un solo intervento nella giornata di venerdì 25, sulla SS 187, nei pressi di Buseto Palizzolo, per la messa in sicurezza di un ramo pericolante, ma non vi sono state interruzioni.

    Il Libero Consorzio Comunale di Trapani ha impiegato, nella giornata del 25 luglio, 4 squadre, due nelle zone dei fuochi e due per pattugliamento, e sono state rilevate criticità sulla SP 16, che collega Custonaci a San Vito, e sulla SP63 I tronco, che collega la zona della Riserva dello Zingaro a Calampiso e
    che è stata chiusa al traffico dalle 17.00 del 25 luglio alle ore 5.00 del 26 luglio. Nella giornata del 26 luglio il Libero Consorzio ha impiegato n. 2 squadre e sono state rilevate criticità sulla SP63, nel tratto che collega la riserva dello Zingaro a Castellammare del Golfo, ma non è stato necessario disporne la chiusura al traffico.

    Enel distribuzione SpA ha riferito che, nelle due giornate interessate dagli eventi, si sono registrati una serie di guasti ma, grazie all’attivazione di tutte le opportune misure, è stata garantita l’alimentazione a tutte le utenze. Le attività si sono protratte per tutta la notte e nella mattinata di sabato 26 luglio, dalle ore 8.00, nell’ambito del Centro Coordinamento Soccorsi, è stato fatto il punto in merito agli interventi posti in essere da tutte le componenti e alle situazioni di criticità, in quel momento ancora in atto.

    Il fronte del fuoco

    Il fronte di fuoco ancora persistente nelle aree di Makari, Castelluzzo, Cornino, Monte Sparagio e Scopello ha richiesto l’operatività ,sia al mattino che nel pomeriggio, di elicotteri della forestale e di canadair, unitamente all’elicottero dell’Aeronautica, che hanno effettuato numerosi interventi per domare le fiamme delle zone impervie ed elevate che, soprattutto in alcuni punti, rischiavano, con il mutare del vento, di coinvolgere abitazioni.

    Il Centro di Coordinamento

    Al tavolo e’ stato presente il Commissario Straordinario dell’ASP, che ha assicurato il rafforzamento delle unità presenti al P.T.E. di San Vito lo Capo, non solo con i medici e gli infermieri, ma anche con i presidi quali l’ossigeno in bombola per contrastare eventuali intossicazioni da inalazioni da fumo, ed è stato, altresì, attivato a scopo precauzionale il Piano di massiccio afflusso al Pronto Soccorso.

    Tutte le attività sono state condotte in continuo e stretto contatto con i sindaci dei comuni interessati, che, in collegamento dalle rispettive aree percorse dal fuoco, hanno dato aggiornamenti sulle aree a rischio, nonché sulle persone evacuate e poste in sicurezza, grazie alla assidua e diuturna collaborazione delle Forze dell’Ordine e all’intervento della Polizia Municipale e dei circa 60 volontari entrati in campo, facenti capo a 15 organizzazioni di volontariato.

    Le attività di coordinamento, costantemente seguite dal Prefetto, sono terminate non
    appena è stato comunicato l’esito positivo delle operazioni di spegnimento delle aree percorse dal fuoco, con chiusura del Centro di Coordinamento Soccorsi alle ore 20. E’ stato comunque garantito da parte dei Vigili del Fuoco un dispositivo di soccorso potenziato, rispetto all’ordinario, da due ulteriori squadre e anche il Corpo Forestale ha assicurato il persistere delle attività di monitoraggio con tutte le proprie squadre nell’intero territorio, per scongiurare eventuali riaccensioni.

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