In Vaticano promosso "Lo spirito di Erice"
Roma, 29 gennaio 2011 – S’è svolta stamani, in Vaticano nella sede della Pontificia Academia Scientiarum la Cerimonia di consegna del Premio – Scienza...
Roma, 29 gennaio 2011 – S’è svolta stamani, in Vaticano nella sede della Pontificia Academia Scientiarum la Cerimonia di consegna del Premio – Scienza per la Pace – a illustri personalità della cultura scientifica che hanno dedicato la loro attività oltre che a grandi scoperte anche alla promozione nel mondo dello “Spirito di Erice” (Erice Geist) e cioè della Scienza senza segreti e senza frontiere, principio propugnato dal Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana di Erice. Presente tra gli altri il presidente della Commissione Ambiente del senato, Antonio d’Alì che recentemente ha proposto proprio Erice, come possibile sede di una scuola per gli studi sui cambiamenti climatici nel mondo.«Siamo grati al professore Antonino Zichichi per la qualità del suo lavoro e per l’eccellenza delle attenzioni che catalizza su Erice e sulla Sicilia. Èincomprensibile – ha commentato il sen. d’Alì – che mentre nel panorama internazionale il premio Erice è considerato uno dei riconoscimenti più ambiti, il Centro Ettore Majorana non trovi adeguata e rispondente considerazione da parte della Regione Siciliana e di un governo ragionale che dice di voler sostenere le cose buone della nostra terra». Per la cronaca, i laureati del Premio “Science for Peace” sono quest’anno quattro famosi scienziati: uno di nazionalità svizzera, il Professore Werner Arber (Nobel Medicina 1978) dell’Università di Basel, un altro di nazionalità olandese, il Professore Gerardus ‘t Hooft (Nobel Fisica 1999) dell’Università di Utrecht, uno di nazionalità americana, il Professore Samuel Ting (Nobel Fisica 1976) del MIT e uno di nazionalità cinese, il Professore Yuan Tseh Lee (Nobel Chimica 1986) della Chinese Academy of Sciences. Alla Cerimonia erano presenti i membri del Consiglio di Presidenza della WFS (World Federation of Scientists) e una rappresentanza di studenti che partecipano al progetto EEE (Extreme Energy Events) il cui scopo è portare la Scienza nel cuore dei giovani con la realizzazione di una ricerca alle frontiere del pensiero scientifico.
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