Trapani – In quella tragica giornata, persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli. I cinque agenti stavano accompagnando il giudice Borsellino in visita a casa della madre.
Alla cerimonia erano presenti il Sindaco Giacomo Tranchida, i rappresentanti del Libero Consorzio comunale, della Prefettura, della Procura, della Questura e delle Forze dell’Ordine. Erano presenti anche la rappresentante del CIP, il baby presidente del Consiglio comunale e la capogruppo del Pd a Palazzo Cavarretta.
In questo momento di doverosa memoria, gli astanti hanno condiviso un messaggio importante: fare memoria non solo nel giorno dell’anniversario, ma anche nei 364 giorni dell’anno.
Il Sindaco Tranchida ha lanciato un’iniziativa culturale che partirà dal prossimo settembre, con testimonianze di donne, madri, sorelle e figlie delle vittime di mafia, trapanesi e non. “L’iniziativa si ispira all’impegno e alla militanza sociale di Rita Borsellino e Margherita Asta, nonche’ alla coraggiosa azione giornalistica sul sistema dei poteri forti in citta’ di Mauro Rostagno – evidenzia Giacomo Tranchida”
“A Trapani, tale iniziativa assume un ulteriore messaggio simbolico e d’allerta rispetto a scenari che sembrano ritornare a fare capolino in forme e modalità apparentemente nuove, ma dall’antico sapore – continua Tranchida. Il recente appello di Manfredi Borsellino, che ha denunciato uno Stato “traditore” e compromesso da poteri forti ed occulti che sovente hanno utilizzato la mafia come braccio armato, ci ricorda l’importanza di rimanere vigili e di continuare a lottare contro la mafia in tutte le sue forme – conclude il Sindaco Tranchida”.