Trapani – di Rino Giacalone – A rompere il silenzio è stato il patron degli Shark Valerio Antonini. Una diretta sul suo profilo X per spiegare le novità dopo l’incontro in prefettura. “Io parlerei più di tavolo legale e non tecnico” ha esordito Antonini che ha annunciato di avere consegnato al tavolo in prefettura dove sedeva anche il sindaco Giacomo Tranchida, un parere legale sottoscritto dall’avv. Girolamo Rubino nominato seduta stante rappresentante della società nel confronto con l’amministrazione comunale. Altre due cose però Antonini le ha dette. Non è ancora del tutto scongiurata l’eventualità che gli Shark possano giocare le partite casalinghe lontano da Trapani, mentre è netta la posizione della società che da un lato sostiene la convenzione, non escludendo che il confronto nuovo aperto possa portare ad aggiustamenti e dall’altro lato la società degli Shark non dividerà gli utili semmai ci saranno, e che i guadagni verranno spesi per potenziare il Palazzetto.
“E’ stata una riunione durante la quale il prefetto ha invitato tutti i presenti al tavolo, ad abbassare i toni, usare toni consoni, proprio perché sono evidenti i rischi di una eventuale escalation di tensione tra le parti nel caso non si arrivi ad un accordo sulla convenzione”.
Il ruolo dell’avvocato Rubino? “Ha ribadito anche per iscritto la validità della convenzione per l’uso del Palazzetto dello Sport, la trasformazione societaria non è motivo per far decadere la validità. Per noi non c’è più un tavolo tecnico ma semmai lo chiamerei tavolo legale al quale siede per noi l’avvocato Rubino”.
“Il Comune – prosegue Antonini – non potrà che prendere atto della bontà delle ragioni sostenute dall’avvocato Rubino, spero che il Comune non continui con il sostenere la loro posizione tragicomica che stanno portando avanti”.
E’ presto per parlare si problema risolto. “Noi – continua il patron – una soluzione alternativa l’abbiamo dovuta trovare, per gli obblighi davanti alla Lega, firmando in queste ore un accordo con un’altra città per potere giocare nel caso in cui il Comune di Trapani ci privi della convenzione così com’è”.
“Tema fondamentale – aggiunge il patron – è la convenzione che ci può essere privata solo per fini personali e politici e non per fini legali. Per questa ragione ho dovuto trovare una struttura sportiva alternativa per giocare le partite casalinghe degli Shark, in un’altra città, pronti a tornare a Trapani quando non ci sarà più sindaco Giacomo Tranchida”.
Poi nel suo video il patron è tornato ad usare toni di positiva speranza. “Tutto questo (il giocare le partite casalinghe in altro impianto e non a Trapani ndr) se non verrà trovato in queste ore, in questi giorni, un accordo che preveda il mantenimento status quo della convenzione, se ci sono delle cose che fanno stare più tranquillo il Comune ma che non modificano la convenzione, noi abbiamo dato ampio margine all’avvocato Rubino. L’importante che vengano mantenuti gli accordi chiari già scritti nella convenzione, sottoscritti dalle parti. Noi abbiamo già detto che siamo disponibili a mettere nero su bianco che non ci saranno mai interessi al profit, a parte le perdite clamorose di questi nostri primi due anni, semmai ci saranno utili non diventeranno dividendi per la società, non ci saranno utili personali e soggettivi”. Quindi secondo questa dichiarazione saranno messi a disposizione secondo le finalità, investimenti nell’impianto.
“Noi abbiamo voglia di rimanere a Trapani – conclude Antonini – solo se gli impegni presi dal Comune firmando quella convenzione verranno rispettati, perché questa è l’unica condizione che ci consente di andare avanti in maniera chiara, trasparente e senza intaccare la parte finanziaria del Trapani Shark”
E la posizione del Comune di Trapani? “Io spero che le buone intenzioni ancora a parole, emerse ed espresse in prefettura siano mantenute e si rispetti la convenzione cos’ com’è adesso. Obiettivo è far giocare la Trapani Shark a Trapani per tutto “il prossimo campionato”