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Castelvetrano | Cronaca

Guardia di Finanza. Sequestro di beni per Vincenzo La Cascia

29 Ottobre 2021 12:27, di Laura Spanò
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il valore è complessivamente quantificabile in 300.000,00 euro

Continua l'aggressione da parte dello Stato ai patrimoni riconducibili a Cosa Nostra. L'ultima attività in tal senso riguarda il sequestro di beni che ha colpito Vincenzo La Cascia, 73 anni esponente della famiglia mafiosa di Castelvetrano e Campobello di Mazara.

Il provvedimento notificato dalla Guardia di Finanza, ha interessato in modo particolare beni aziendali relativi all’impresa agricola condotta dalla moglie di La Cascia, costituiti in prevalenza da fondi rustici coltivati ad uliveti in territorio di Castelvetrano, Contrada Latomie, il cui valore viene complessivamente quantificabile in circa 300.000,00 euro.

Vincenzo La Cascia (campiere dei Messina Denaro) pregiudicato per mafia ed estorsioni, ha rivestito un ruolo di primo piano all'interno della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara e tra gli indagati nel Maggio del 2018, nell'operazione antimafia "Anno zero".  Nel 2002 era stato condannato per mafia, mentre la sua organicità all'interno di Cosa nostra è stata accertata già a partire dal 1998.

"Il ruolo di campiere ricoperto in passato da La Cascia per conto della famigliaMessina Denaro   nell’agro di Contrada Zangara a Castelvetrano ed risalenti contatti avuti da quest’ultimo con lo stesso Matteo Messina Denaro - scrivono le fiamme gialle - sia nel periodo anteriore alla sua latitanza che in epoca successiva hanno consentito di poterlo giudiziariamente annettere nella ristretta cerchia degli uomini di fiducia del superlatitante, avendo il medesimo favorito pure la latitanza di altri membri del mandamento mafioso di Castelvetrano. Proprio in tale delicatissimo periodo storico il La Cascia si era adoperato per diramare ai membri della consorteria mafiosa gli ordini impartiti da Matteo Messina Denaro, di cui all’epoca era portavoce il fratello Salvatore, nonché nell’assicurare al mandamento mafioso il procacciamento e la custodia di armi e munizionamento idonei a mantenerne la tutela degli interessi sul territorio".

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