Grande Migliore, dopo la paventata chiusura si apre spiraglio
Si apre uno spiraglio nella vertenza che riguarda i lavoratori del gruppo "Grande Migliore" che, nei giorni scorsi, hanno visto riapparire davanti a s...
Si apre uno spiraglio nella vertenza che riguarda i lavoratori del gruppo "Grande Migliore" che, nei giorni scorsi, hanno visto riapparire davanti a sé lo spauracchio della disoccupazione. L'offerta per rilevare il marchio e la richiesta di proroga presentate dal gruppo "Casa Crea" della famiglia Bellavia per i punti vendita di Trapani e Palermo (via Notarbartolo), infatti, non sono state accettate, mercoledì scorso, dal comitato di sorveglianza della società che, attualmente, si trova in amministrazione straordinaria. Quella dei Bellavia era stata l'unica offerta depositata, nelle scorse settimane, per rilevare tutti e tre i punti vendita dello storico marchio palermitano. Gli amministratori straordinari hanno ritenuto non congrua l’offerta dei Bellavia che avevano avrebbero praticato un ribasso non ritenuto giustificato dai prezzi fissati dal bando. Il gruppo "Casa Crea", da parte sua, si era giustificato motivando il ribasso con le ingenti spese affrontate per la riapertura dei due punti vendita avvenuta sei mesi fa. Questo scenario, al momento, pregiudicherebbe anche la riapertura dello punto vendita principale di viale Regione Siciliana che era stata annunciata per la fine dell'anno. Il comitato di sorveglianza aveva rifiutato alla famiglia Bellavia anche la proroga dell'affitto per altri sei mesi dei due punti vendita, tra cui quello di Trapani, chiesta in subordine alla cessione definitiva. Sulla questione sono intervenute le organizzazioni sindacali che si sono dette "allarmate": tra Palermo e Trapani sono circa 80 i posti di lavoro faticosamente riconquistati solo pochi mesi fa di nuovo a rischio. Uil e Cisl hanno annunciato l'intenzione di incontrare al più presto l'amministratore straordinario di "Grande Migliore". I tempi, in ogni caso, sono stretti perchè il prossimo marzo scadrà la procedura di amministrazione straordinaria e l’unico scenario che si prospetta è quello del fallimento della Migliore Spa. Ieri mattina, a Palermo, un gruppo di dipendenti di "Grande Migliore" ha occupato uno dei locali del punto vendita di viale Regione Siciliana e due dipendenti sono saliti su un ponte che collega la struttura al negozio Arredo Verde che si trova nell'area alle spalle dello store. La svolta auspicata è giunta in tarda mattinata quando si è appreso dell'intenzione, da parte del comitato di sorveglianza, di ritornare sulla propria decisione chiedendo alla Gieco - società degli imprenditori Bellavia - di presentare un'ulteriore offerta al rialzo. Attualmente i dipendenti di "Grande Migliore" in cassa integrazione sono 170 su 260. Oltre a quelli chiamati al lavoro nei mesi scorsi, la famiglia Bellavia contava di reinserirne altri 61 con la riapertura del punto vendita di viale Regione Siciliana. Dopo l'annuncio da parte del comitato di sorveglianza la palla passa agli imprenditori Bellavia che avranno un mese di tempo per presentare una nuova offerta al rialzo che potrebbe fugare le incertezze e le preoccupazioni dei lavoratori e delle loro famiglie.
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