Giunti al porto 190 migranti

Centonovanta migranti, provenienti da Gambia, Costa D’Avorio e Nigeria, sono giunti oggi pomeriggio al porto di Trapani a bordo del mercantile "Sestri...

Centonovanta migranti, provenienti da Gambia, Costa D’Avorio e Nigeria, sono giunti oggi pomeriggio al porto di Trapani a bordo del mercantile "Sestri Star". La nave batte bandiera maltese. Tra loro ci sono anche cinque donne, di cui una in stato di gravidanza. Gli extracomunitari erano stati recuperati, nei giorni scorsi, in due distinte operazioni di salvataggio a circa cento miglia dalla costa libica. Le operazioni di sbarco e di smistamenti dei migranti, che saranno tutti ospitati sul territorio provinciale, per la maggior parte tra CARA di Salinagrande e centro di accoglienza straordinario "Villa Sant'Andrea" di Valderice (rispettivamente 57 e 54 persone), sono state particolarmente disagevoli, anche per gli operatori della "prima accoglienza" presenti da oggi pomeriggio al molo Ronciglio, a causa delle avverse condizioni meteo. E' di nuovo emergenza sbarchi, quindi, a Trapani così come negli altri porti di arrivo siciliani e sull'isola di Lampedusa dopo i massicci arrivi di migranti partiti dalle coste libiche negli ultimi giorni. Un'emergenza che sembra dover gravare sempre e solo sugli stessi territori e che deve anche fare i conti con le risorse economiche messe a disposizione che, al di là delle dichiarazioni di facciata, non sempre appaiono adeguate alla mole di esigenze da affrontare. Un esempio per tutti, la recente riduzione del "monte ore" di lavoro settimanale dei mediatori culturali presenti agli sbarchi che prestano la loro indispensabile assistenza in tutte le fasi dell'accoglienza, collaborando anche con le forze dell'ordine per le procedure di identificazione degli extracomunitari in arrivo. Appare chiaro che, quando si passa da 60 ore a settimana a 6 ore settimanali regolarmente retribuite, basta uno sbarco per esaurirle. Se i mediatori resteranno ugualmente al loro posto, allora, sarà ascrivibile esclusivamente alla loro "buona volontà".

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