Trapani – Il Comitato promotore della manifestazione “Una luce per Gaza” chiede attuazione e risposte da tutte le istituzioni del territorio
A distanza di quasi un mese dall’approvazione, da parte del Consiglio Comunale di Trapani, dell’Ordine del Giorno sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, presentato dal Comitato promotore nato attorno alla manifestazione “Una luce per Gaza” del 20 giugno 2025, nessuno degli impegni votati è stato finora tradotto in atti concreti.
L’Ordine del Giorno approvato, che ha raccolto l’adesione di numerose forze politiche e organizzazioni sociali, impegna il Sindaco a esporre la bandiera della Palestina e della Pace sul Palazzo comunale, a promuovere un gemellaggio con Gaza, a dichiarare non gradita la presenza istituzionale dello Stato di Israele a eventi patrocinati, a promuovere (ulteriori) iniziative pubbliche di sensibilizzazione sui temi della pace, del disarmo e della giustizia internazionale, a sostenere la campagna “Stop ReArm”, a dichiarare preoccupazione per l’uso di fondi PNRR a scopi militari, a chiedere al Presidente della Regione Siciliana di rivedere le proprie relazioni con lo Stato di Israele e di valutare l’impatto ambientale, sanitario e socioeconomico delle infrastrutture militari presenti in Sicilia (come Birgi, Sigonella e il MUOS di Niscemi), in coerenza con le competenze regionali in materia di salute, ambiente e pianificazione territoriale, e promuovere una moratoria sull’espansione di nuove servitù militari, sostenendo percorsi di riconversione economica e civile dei territori coinvolti.
Il Comitato, pur riconoscendo la complessità dei passaggi istituzionali, auspica un’accelerazione concreta e visibile, affinché le decisioni votate non restino inapplicate.
Il Comitato, inoltre, aveva proposto circa una settimana fa, con PEC inviata al gabinetto del Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale di Trapani, che tra le prime iniziative concrete vi fosse il conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, per il suo impegno costante in difesa del diritto internazionale e dei diritti umani. Anche su questo fronte, tuttavia, nessuna risposta è pervenuta da parte dell’amministrazione.
Nel corso della manifestazione del 20 giugno, il Comitato ha raccolto 748 firme che sono state consegnate al Prefetto il 23 giugno, con la richiesta di trasmissione al Governo nazionale. Il documento firmato da centinaia di cittadine e cittadini chiedeva il cessate il fuoco immediato, la protezione della popolazione civile di Gaza, il rispetto del diritto internazionale umanitario, il riconoscimento dello Stato di Palestina, la liberazione immediata e incondizionata dell’equipaggio della Freedom Flotilla, la liberazione di tutti gli ostaggi, lo stop al riarmo e l’apertura immediata di una soluzione diplomatica e giusta per tutte le guerre in atto. Queste istanze sono pienamente coerenti con i contenuti dell’Ordine del Giorno approvato e ne rafforzano il valore e l’urgenza.
Nessuna risposta è giunta neppure dalla Presidenza della Provincia, nonostante la richiesta formale di incontro con il Presidente Quinci inoltrata nei giorni successivi alla consegna delle firme.
Anche il Comune di Marsala, che ha approvato un Ordine del Giorno analogo a quello del Consiglio Comunale di Trapani e ha aderito formalmente alla richiesta di pace e giustizia per il popolo palestinese, non ha ancora dato seguito agli impegni presi né ha fornito risposte formali al Comitato.
A Gaza si continua a morire di fame e di stenti. Ogni giorno che passa porta con sé nuove vittime, distruzioni, e violazioni dei diritti fondamentali dell’uomo. Di fronte a questo dramma umanitario, non possiamo aspettare i tempi lenti della burocrazia. Le istituzioni devono ascoltare la voce della cittadinanza e agire subito.
**Trapani e il suo territorio vogliono far sentire la propria voce **con la volontà di stare dalla parte giuste della storia.
Il Comitato promotore dell’Ordine del Giorno “Una luce per Gaza” rinnova pubblicamente la richiesta a tutte le istituzioni della provincia di Trapani di dare seguito agli impegni votati, di rispettare la volontà popolare espressa nella piazza del 20 giugno, e di attivare gesti concreti di pace, solidarietà e giustizia. A tal proposito si chiede a tutti i comuni del territorio che non lo abbiano ancora fatto di far approvare ordini del giorno simili a quelli di Trapani e Marsala. Non resteremo in silenzio. Continueremo a vigilare e a mobilitarci.
Il Comitato promotore dell’Ordine del Giorno “Una luce per Gaza”
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