Trapani – Arriva come un fulmine a ciel sereno l’ennesimo video su X del patron della Trapani Shark, Valerio Antonini.
Le parole del presidente Antonini seguono di poco la riunione tecnica che si è svolta a Palazzo D’Alì dov’erano presenti i tecnici della società granata da un lato e quelli del Comune dall’altro, una vicenda legata alla gestione dell’impianto, affidato due anni fa dal Comune alla società.
Necessitando di adeguamenti per la trasformazione della società in spa dopo la vittoria dell’A2, ora la stessa Trapani Shark è stata esclusa dall’impianto. Come specifica Antonini, hanno fatto presente come la convenzione non sia più attiva “e che quasi siamo degli abusivi”.
La Shark, si ritrova senza impianto e deve correre ai ripari, mentre la società si prepara ad una battaglia legale nei confronti del Comune.
“Nel corso del tavolo tecnico – dice Antonini – hanno detto che la convenzione non esiste più che il Trapani Shark è addirittura abusivo nel giocare al PalaShark. Hanno detto che avremmo fatto degli introiti e quindi saremmo noi a dover dare i soldi al Comune – dimenticandosi – fa notare Antonini – di tutto quello che io ho investito anche nella squadra. Evidentemente secondo il comune di Trapani comprare Alibegovic, Horton e tutti quelli che abbiamo comprato lo scorso anno, due anni fa ed ora, li pago perchè sono un benefattore. Incredibile, noi restituiremo le chiavi del PalaShark e pretendiamo la restituzione immediata di tutti i soldi da me investiti, oltre ad una causa multimilionaria di risarcimento del danno anche in considerazione del fatto che ci sono 3.500 persone che hanno sottoscritto l’abbonamento per questa stagione”.
Antonini annuncia: “presenteremo una denuncia contro il Comune per estorsione relativa alla fattura dell’energia elettrica e una per truffa aggravata per gli investimenti nel palazzetto, sapendo che la convenzione sarebbe diventata non più valida”.