Forza Italia risponde a Salone
Il recente duro attacco del consigliere comunale Francesco Salone al senatore Antonio D’Alì ed al gruppo dirigente di Forza Italia vede schierate le b...
Il recente duro attacco del consigliere comunale Francesco Salone al senatore Antonio D’Alì ed al gruppo dirigente di Forza Italia vede schierate le batterie dei coordinatore del partito a favore del parlamentare trapanese. A rispondere sono il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Salvatore Savalli e il coordinatore comunale, Gianni Basiricò. Il primo scrive: "nonostante le precisazioni espresse con il comunicato del coordinamento provinciale di Forza Italia del 21 giugno scorso che in questa sede vanno tutte ribadite nel merito, corre l’obbligo di intervenire nuovamente, ma questa volta in maniera definitiva, in risposta a tutte quelle polemiche riportate in questi giorni dagli organi di stampa, da esponenti politici ormai fuori dal Partito. Èdi solare evidenza come gli attacchi personali mediatici nei confronti del coordinatore provinciale Antonio D’Alì, siano frutto di astio personale (non si riesce ad intravederne il movente) e non siano invece funzionali ad un serio confronto all’interno del Partito che, come appare chiaro, gioverebbe allo stesso. La polemica fine a se stessa nonché gli insulti personali non fanno infatti bene al Partito. Piuttosto danno all’esterno la sensazione di non volere aggregare e di disunire. In considerazione di ciò è auspicabile che chi porta avanti questi attacchi abbia finalmente il coraggio delle proprie azioni ed intraprenda definitivamente nuovi percorsi politici al di fuori del Partito”. Gli fa eco Basiricò: “Preso atto delle dichiarazioni del consigliere Francesco Salone riguardanti il partito di Forza Italia, non volendo polemizzare, rappresento che quell'"orgoglio" che il consigliere non riesce ad individuare, in me rimane sempre e comunque un sentimento vivo e lo stesso vale per tutti coloro i quali comunque lottano ogni giorno nel portare avanti i valori del Partito stesso, anche in un periodo alquanto difficile e non localizzato solo al nostro ambito territoriale. Come più volte detto, avrei preferito confronti seri, anche duri ed animati all'interno del partito e non circoscrivere il tutto, piuttosto ad attacchi personali, limitandosi ad una futile diatriba mediatica e strumentale, nei confronti del senatore Antonio D'Alì. Pur tuttavia, dopo le decisioni del consigliere, volte a lasciare il Partito (costituendo un nuovo gruppo denominato "I ricostruttori"), non comprendo il comportamento dello stesso, nonché le sue preoccupazioni che dovrebbero sicuramente essere rivolte ai suoi progetti futuri che nulla hanno a che fare con il Partito di Forza Italia. Trascendo da ogni polemica afferente le sue dichiarazioni in merito al quadro dirigenziale del partito che, sottolineo, non viola nessuna norma statutaria".
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