Gibellina
Fondazione Orestiadi. Il grazie del CdA e lo stupore del sindaco per le dimissioni di Pumilia
E Pumilia sulla sua pagina social scrive «La mia decisione è stata inevitabile, a tutela della mia dignità»
Laura Spanò4 Gennaio 2025 - Attualità
  • Attualità

    Gibellina – “I componenti del Cda e tutta la Fondazione Orestiadi hanno appreso con dispiacere le inattese dimissioni del presidente Calogero Pumilia. A lui va il nostro ringraziamento per l’alto contributo dato instancabilmente e con impegno creativo in questi anni”.

    E’ la dichiarazione del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Orestiadi, composto dal vice presidente Giulio Ippolito, dal presidente del comitato scientifico Francesca Corrao, dal sindaco di Gibellina Salvatore Sutera e da Antonella Corrao, Rosario Di Maria e Cleo Li Calzi.

    “La Fondazione Orestiadi forte, unita e ben coesa – proseguono – conferma il suo impegno al fianco del sindaco e della comunità di Gibellina per lavorare insieme alla realizzazione del grande progetto di Capitale dell’Arte contemporanea del 2026. Un risultato ottenuto certamente – concludono – anche grazie al grande lavoro e all’impegno profuso in questi anni da Pumilia”.

    Stupore per le dimissione viene espresso invece dal sindaco di Gibellina Salvatore Sutera. «Ho appreso con stupore delle improvvise e inattese dimissioni del presidente della Fondazione Orestiadi Calogero Pumilia». Ieri Sutera non ha voluto fare commenti. «Il Comune di Gibellina è concentrato sulle attività e le iniziative propedeutiche al 2026 anno in cui la città sarà la prima capitale italiana dell’arte contemporanea. È un lavoro molto impegnativo che, come è sempre stato fatto, stiamo portando avanti in totale sinergia con la Fondazione Orestiadi», ha concluso Sutera.

    Dalle parole del primo cittadino è confermata la sinergia tra Comune e Fondazione ma Sutera non si esprime su cosa abbia determinato le dimissioni di Pumilia.

    Intanto con un post sulla sua pagina sociale l’ex parlamentare Calogero Pumilia all’indomani delle sue dimissioni da presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina scrive: «La mia decisione è stata inevitabile, a tutela della mia dignità». E poi prosegue. «Non potevo rimanere dentro una realtà – aggiunge – nella quale, ad attestati di stima, falsi sorrisi, abbracci calorosi, temporanei brevi chiarimenti, con evidente ipocrisia si era mescolata la volontà di alcuni di impossessarsi del titolo che mi era stato conferito nell’ottobre del 2015, che avrei potuto e dovuto lasciare fra pochi mesi, ritenevo, in un clima di elegante rispetto reciproco. Ad indurmi a lasciare il ruolo ricoperto, – prosegue – oltre ad una modesta cinica congiura paesana, sono stati anche piccoli calcoli, banali ambizioni di alcuni componenti del cda, allettati dalla prospettiva di esercitare un protagonismo diretto senza tener conto né di capacità personali né dell’interesse e delle prospettive della Fondazione».




  • Altre Notizie
  • Altre Notizie di Attualità