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    Fine dell’ostruzionismo nel nome di Ramelli
    Ma intanto la furbata politica ha incassato un successo fino a un paio di prima non prevedibile
    Rino Giacalone31 Dicembre 2025 - Politica
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    Trapani – di Rino Giacalone  – Nel nome di Sergio Ramelli, esponente del Fronte della Gioventù, ucciso a 19 anni nel 1975 a Milano dai terroristi di “Potere Operaio”, mentre imperversava la violenza terroristica, l’opposizione ha messo il coperchio sull’ostruzionismo in aula consiliare nell’ultima seduta del 2025, quella di ieri, e ha permesso alla maggioranza di approvare tutte le delibere che andavano esitate entro il 31 dicembre. Ma è anche vero che martedì pomeriggio la minoranza è uscita dall’aula, dopo avere incassato il voto favorevole sulla mozione, avendo stavolta di fronte una maggioranza completa in tutti suoi ranghi. Qualsiasi ostruzionismo si sarebbe infranto. Ma intanto la furbata politica ha incassato un successo fino a un paio di prima non prevedibile.

    L’ accordo è stato netto e preciso.

    L’opposizione ha chiesto e ottenuto il prelievo e il voto della mozione Ramelli assicurando in cambio alla maggioranza la fine delle ostilità. Non è stato indolore però il voto con il quale è stata accolta la mozione di Fratelli d’Italia (primo firmatario Nicola Lamia) per inserire nella toponomastica cittadina il nome di Ramelli. C’è stato uno strappo, poi però ricucito, tra il Pd e il sindaco Tranchida. Il primo cittadino, al contrario dei suoi amici Dem, ha accolto subito la mozione, mossa scaltra per togliere dalle mani dei proponenti ogni eventuale tentativo di strumentalizzare la vittoria. Miceli (Fdi) ha rassicurato: “Un atto che richiama la comunità alla condanna di ogni forma di odio ideologico e di terrorismo, nel segno di una memoria pubblica non divisiva”.

    Miceli ha apprezzato l’avversario storico, il sindaco, “ha riconosciuto il valore civile dell’iniziativa” e ha contestato il Pd, “trasforma la memoria in terreno di scontro politico”.

    Marzia Patti segretaria Dem

    Marzia Patti segretaria Dem al momento del voto è rimasta con altri consiglieri di maggioranza fuori dall’aula, dopo che ha inutilmente tentato di emendare la mozione, “si strumentalizza – ha detto – la morte di un ragazzo per attaccare la Costituzione” chiedendo semmai l’intestazione di uno spazio comunale “a tutte le vittime del terrorismo”.

    Un emendamento che però la segreteria generale del Comune ha dichiarato inammissibile, e il presidente Mazzeo l’ha dovuto mettere da parte subito senza nemmeno farlo discutere e votare. La mozione Ramelli è stata discussa e votata così come è stata proposta. A votarla con l’opposizione (Fdi, Amo Trapani, Trapani 2028) sono stati alcuni consiglieri della maggioranza, Briale e Poma ed il gruppo di “Trapani Tua” (centristi, area leghista dell’assessore Turano). Mozione quindi approvata.

    Il presidente del consiglio comunale Mazzeo

    A microfoni spenti il presidente Mazzeo (leader dei centristi) ha escluso fughe dalla maggioranza, schierandosi con il primo cittadino: “oggi ha dimostrato di essere, per intelligenza politica, il migliore sindaco che la città possa avere”.

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    Il sindaco Giacomo Tranchida

    Tranchida ha conquistato la maggior parte del consesso civico: intanto facendo riferimento chiaro alle vicissitudine politiche contemporanee ha ricordato, intanto all’opposizione, che “chi semina odio raccoglie tempesta”, non le ha mandata a dire ancora una volta, dopo un inizio di seduta che al solito si è tenuto con il solito convitato di pietra che oramai è perennemente presente, ma ha accolto la mozione citando le parole che Walter Veltroni ha dedicato a Ramelli: “il conflitto, in una democrazia, è vitale. Anche il più duro. Senza conflitto non c’è libertà. Ma l’odio è una patologia. E quegli anni sono stati un’epidemia di questo male.Non ci sono state morti giuste e ingiuste. Solo morti di innocenti”.

    Tanti in aula hanno detto che l’occasione del voto sulla mozione ha chiuso le stagioni di odio politico. Sarà vera distensione? Bisognerà attendere il 5 gennaio, quando a Palazzo Cavarretta si riapriranno le porte del Consiglio comunale

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