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Festeggiato l'anniversario di fondazione dei Bersaglieri

12 Luglio 2013 17:41, di Redazione
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"Oggi come ieri, con le piume al vento, ancora una volta siamo pronti a confermare il nostro orgoglio, l'entusiasmo e la gioia di vivere quali Bersagl...

"Oggi come ieri, con le piume al vento, ancora una volta siamo pronti a confermare il nostro orgoglio, l'entusiasmo e la gioia di vivere quali Bersaglieri nel segno della continuità dei nostri valori. Tutto quello che è stato realizzato, non per noi ma per il nostro Paese, è, infatti, frutto delle azioni compiute nell'esercizio di questi valori, spesi senza economie, tanto in Italia quanto all'estero". Questo uno dei passaggi del discorso tenuto stamane, alla caserma "Giannettino", dal comandante del 6° reggimento Bersaglieri, colonnello Mauro Sindoni, nel corso della cerimonia per il 177° anniversario della fondazione del Corpo dei Bersaglieri. L'incontro con la cittadinanza e le maggiori autorità civili, militari e religiose si è svolto all'insegna della "sobrietà" che il governo nazionale ha apposto come sigillo a tutte le cerimonie riguardanti gli anniversari di fondazione di Corpi e Forze dell'Ordine svoltesi quest'anno sull'intero territorio della Penisola. "Sentiamo la fierezza di schierare tra le insegne che oggi sfilano - ha proseguito Sindoni - il neo costituito labaro del Sesto, così fortemente voluto da tutti coloro che hanno servito in passato questo reggimento offrendo, da comandanti o semplici bersaglieri, i loro anni migliori alla sua bandiera". E i bersaglieri di Trapani hanno voluto dare a questo 177° "compleanno" una ulteriore valenza suggellando il legame con la città che ospita da anni il reggimento con il dono della statua, fino ad adesso ospitata all'interno della caserma, che raffigura il fondatore del corpo, generale La Marmora. Da stamane l'opera resterà collocata all'esterno della "Giannettino" con la sua spada sguainata a ricordare ai trapanesi il servizio prezioso che i fanti piumati svolgono per il nostro Paese. Accanto a questa, sulle mura della caserma, sono stati collocati alcuni pannelli pittorici realizzati dagli allievi del Liceo artistico "Renato Guttuso" di Trapani. "La città di Trapani riceve con piacere questo dono - ha commentato il sindaco Vito Damiano - che suggella un rapporto antico e sentito. Il nostro augurio è che, sempre di più, le mura della caserma "Giannettino" si aprano alla condivisione con la cittadinanza che testimonia, ancora una volta, per mio tramite, il suo attaccamento a questi soldati". Alla cerimonia odierna era presente anche il comandante della brigata Aosta, generale Michele Pellegrino, al quale sono stati tributati gli onori nel consueto stile bersaglieresco fatto di corse e fanfare. A seguire, il pubblico presente ha potuto apprezzare le evoluzioni del saggio ginnico che - come tradizione - ha messo in evidenza una delle peculiarità del corpo, quello dell'abitudine all'esercizio fisico "fino alla frenesia", come prescriveva ai suoi soldati "papà" La Marmora. Novità della cerimonia di quest'anno è stata la simulazione di un "frammento" dei compiti di peace keeping e di supporto alle popolazioni locali che i militari italiani sono chiamati a fornire nelle diverse missioni all'estero in cui sono stati e saranno ancora impegnati. In tal senso, una compagnia del 6° reggimento Bersaglieri è già da alcuni mesi impegnata in missione in Afghanistan e la presenza dei Bersaglieri in quel teatro operativo sembra destinata ad incrementarsi nel breve futuro. "Siete stati chiamati - ha proseguito il comandante Sindoni rivolgendosi alle compagnie schierate sulla piazza d'armi - a svolgere intense attività tra loro molto variegate: duri addestramenti fisici e concettuali che oggi consegnano alla Forza Armata un'unità di livello assoluto, pronta per figurare a pieno titolo negli impegni operativi più gravosi". "A tutti noi - ha concluso - che tanto abbiamo fatto anteponendo al nostro interesse personale quello della Patria, un augurio di sempre più ambiziosi traguardi, da conseguire correndo dietro la fanfara, fieri dei nostri colori, delle nostre tradizioni, della nostra gioia di vivere, delle nostre famiglie che si stringono attorno a noi e ci fanno sentire più forti". (Foto G. Geranio)

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