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Festeggiati i 166 anni della Polizia di Stato: alla cerimonia il vice capo Nicola D'Angelo [FOTO] - Trapani Oggi

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Festeggiati i 166 anni della Polizia di Stato: alla cerimonia il vice capo Nicola D'Angelo [FOTO]

10 Aprile 2018 13:32, di Ornella Fulco
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Celebrato stamane, anche a Trapani, il 166° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. La cerimonia, alla presenza delle maggiori autorità ...

Celebrato stamane, anche a Trapani, il 166° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. La cerimonia, alla presenza delle maggiori autorità civili, militari e religiose della provincia, si è svolta all'interno della villa comunale Margherita. Vi ha preso parte, come ospite d'eccezione, il vice direttore generale della Polizia, prefetto Nicolò Marcello D’Angelo, che è di origine trapanese. Nell'occasione sono stati consegnati alcuni riconoscimenti al personale distintosi in servizio. Tra questi la Medaglia di bronzo al valor civile è stata conferita al primo dirigente Francesco Palermo Patera, da qualche mese in quiescenza, per il suo intervento nello scongiurare che un uomo, barricatosi nella sua abitazione, facesse esplodere una bombola di gas, episodio avvenuto a Mazara del Vallo nel giugno 2011. "La  nostra azione di contrasto a Cosa nostra è costante - ha detto il questore Maurizio Agricola - e, sebbene nel territorio siciliano la  mafia abbia subito duri colpi, la provincia di Trapani continua  a costituire lo zoccolo duro dell'organizzazione criminale per la presenza del boss mafioso Matteo Messina Denaro la cui attività di ricerca non è mai cessata". Il questore ha fatto riferimento anche al sistema massonico deviato, caratteristica del Trapanese, e alle sue infiltrazioni nelle Istituzioni e nelle attività economiche. Agricola ha ricordato anche i sequestri di beni, per un valore di 3 milioni di euro, effettuati  sul territorio dalla Polizia e l'incessante opera di contrasto al traffico di stupefacenti - ultima operazione in ordine di tempo quella di ieri ad Alcamo che ha riguardato 11 persone - e l'attenta azione di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati. "Le mutevoli esigenze della sicurezza - ha detto - ci chiedono di innalzare sempre più la qualità del controllo del territorio, dando risposte veloci e adeguate alla comunità. Su questo fronte siamo passati da 31mila a più di 42mila controlli effettuati nel 2017, registrando una riduzione complessiva dei reati pari al 18%. In particolare, i reati contro il patrimonio, che continuano ad essere quelli che creano maggiore allarme sociale, hanno registrato una diminuzione del 22.3% per i furti e del 9,4% per le rapine". Il questore ha assicurato massima attenzione della Polizia al fenomeno delle baby gang "che nasce anche dalla crisi dei modelli educativi - ha commentato - e dalla rinuncia degli adulti a svolgere i loro compiti di guida e indirizzo". Sul fenomeno dell'immigrazione, Agricola sottolineato il "contributo instancabile" della Polizia trapanese, nelle sue diverse articolazioni. "C'è bisogno di sviluppare una nuova coscienza, di superare la modalità emergenziale per favorire una reale interazione e lo scambio culturale che può essere utile per tutti. L'accoglienza - ha sottolineato il questore di Trapani - è un valore positivo ma non assoluto, va verificato nella sua concreta praticabilità". "Ènecessario un bilanciamento tra l'esigenza di garantire la sicurezza nazionale - ha proseguito riferendosi al terrorismo di matrice islamica - e diritti dei migranti. Proprio qui a Trapani è stato emesso un provvedimento di espulsione riguardante un extracomunitario ritenuto in procinto di attuare attività terroristiche". "A voi - ha detto Agricola in conclusione rivolgendosi ai suoi poliziotti - che mi state affianco in questo difficile compito quotidiano va il mio grazie, mi piace definirvi operai di democrazia per tutto quello che fate ogni giorno al servizio della collettività". Il questore ha espresso gratitudine anche al vice capo della Polizia che, con la sua presenza, "ha conferito ulteriore prestigio alla cerimonia che ha assunto centralità tra tutte le celebrazioni che si svolgono sul territorio nazionale". "Felice e onorato di essere  nella città dove sono nato e dove ho deciso di diventare poliziotto - ha detto il prefetto D'Angelo - e anche se da questa sono andato via nel lontano 1968, sono sempre stato vicino a questa comunità e alla Sicilia. La mia presenza, oggi, vuole testimoniare che qui ci sono tante persone che hanno fatto la scelta giusta, che vivono nel rispetto delle regole, nell'amore per la propria terra, nella laboriosità, nella accoglienza. Ogni giorno facciamo delle scelte e se ci crediamo potremo liberare questa terra dal cancro - la criminalità mafiosa - che la mortifica. Vi lascio con una frase di Kant - il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me - portiamo con noi questo messaggio, e vinceremo questa battaglia". [metaslider id="121862"]

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