Esercitazioni militari al poligono di San Matteo, il sen. Santangelo presenta interrogazione alla Difesa
Il senatore trapanese Vincenzo Maurizio Santangelo è intervenuto sulle esercitazioni - annunciate dal Comando Militare Autonomo Sicilia già lo scorso ...
Il senatore trapanese Vincenzo Maurizio Santangelo è intervenuto sulle esercitazioni - annunciate dal Comando Militare Autonomo Sicilia già lo scorso 4 luglio - che hanno preso il via ieri nel poligono di tiro di "San Matteo", sulla montagna di Erice. Nelle attività . che si protrarranno fino al prossimo mese di dicembre, saranno utilizzate armi individuali, di reparto e sarà effettuato il lancio di bombe a mano. Le esercitazioni - come si legge nell'ordinanza del Comando militare autonomo della Sicilia - si svolgeranno da settembre a dicembre prossimo in alcune giornate già definite. Ieri è stata la volta del reggimento Guastatori, ad ottobre - il 5, il 12 e dal 24 al 28 - toccherà ancora ai guastatori, al reggimento Logistico e al 6° reggimento Bersaglieri; a novembre le esercitazioni sono fissate il giorno 8 e dal 21 al 25 e riguarderanno i guastatori e i bersaglieri; a dicembre è prevista una sola giornata, il 6, in cui si eserciteranno i militari del reggimento Guastatori. La zona interessata, come già accaduto in passato, sarà delimitata con bandieroni di colore rosso ed interdetta da vedette. Il transito sulle strade che attraversano il poligono sarà vietato e ai trasgressori, come previsto nell'ordinanza a firma del generale Alessandro Veltri , saranno soggetti alle sanzioni previste dal Codice Penale e dal Codice Penale militare di pace, tranne che il fatto non si configuri come reato più grave. L'esponente del Movimento 5 Stelle chiede se "queste esercitazioni rispettano il sito di interesse comunitario Monte San Giuliano (codice ITA010010) che include l'area del poligono" e ha fatto sapere di avere già predisposto un atto di sindacato ispettivo con risposta in Commissione Difesa del Senato al Ministero della Difesa che depositerà la prossima settimana alla riapertura dei lavori in Senato. Santangelo afferma di voler "fare chiarezza su di un problema che interessa tutto il territorio nazionale e nel caso specifico la montagna di Erice, dove si andrà ad esercitarsi con ricadute sui già precari equilibri, in un territorio sottoposto a vincoli, sottoposto a rischi incendi come avvenuto qualche giorno fa, non dimenticando i rischi idrogeologici e sismici". Il senatore sottolinea come "anche Legambiente, nell'audizione sulle servitù militari tenutosi sempre in Commissione difesa alla Camera dei Deputati, ha posto l'attenzione sul fatto che tali esercitazioni nelle aree naturali protette e nei siti della rete Natura 2000, di molte regioni italiane, tra le quali anche la Sicilia con i suoi ventisei siti utilizzati come poligono di tiro, sembrano violare la legge 341/91 sulle aree protette e la direttiva Habitat 92/43 CEE. In parole povere - prosegue - potrebbero essere svolte, in assenza della valutazione di incidenza ambientale (VIA). Ci si esercita alla guerra o, come dicono alla difesa, nelle "aree protette", senza valutare l'effetto che producono dette esercitazioni sui territori e all'ecosistema". "Attenderò le risposte - afferma Santangelo - sperando che quanto meno ci sia stata una valutazione di impatto ambientale su tali attività fuori dal controllo pubblico. Non basta interdire con vedette la zona e poi vietare ed invitare a chi transita in quella zona a non toccare proiettili o bombe che potrebbero essere inesplose. Oltre alla sicurezza di persone e animali, bisogna pensare anche al pericolo derivante dall'inquinamento indotto dalle esercitazioni belliche, il tutto probabilmente, in totale assenza delle normative vigenti come anche rilevato da Legambiente in audizione alla Camera dei Deputati". "Continuerò - conclude Santangelo - a far sentire il fiato sul collo alle Istituzioni competenti, affinché vi sia più controllo su attività che potrebbero essere pericolose a persone e cose e ricordo ai proprietari dei terreni, dei beni danneggiati e/o degli animali che hanno solo quindici giorni di tempo, dalla fine dell'esercitazione, per denunciare gli eventuali danni subiti, come disposto dalla stessa ordinanza di sgombero affissa all'albo pretorio di Erice.
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