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Esecutive liquidazioni e cassa integrazione per 43 dipendenti di Megaservice

22 Febbraio 2014 11:26, di Ornella Fulco
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Immagine di repertorio L´Inps ha reso esecutive le liquidazioni e le indennità di cassa integrazione straordinaria per 43 dei 66 lavoratori di Megas...

[caption id="attachment_29328" align="alignleft" width="200"] Immagine di repertorio[/caption] L´Inps ha reso esecutive le liquidazioni e le indennità di cassa integrazione straordinaria per 43 dei 66 lavoratori di Megaservice. Le pratiche per l'ottenimento della cassa integrazione - relativa al periodo luglio-dicembre 2013 - erano state avviate otto mesi fa. I dipendenti della società di servizi interamente partecipata dalla Provincia regionale di Trapani e messa in liquidazione per dissesto finanziario, si trovano da tredici mesi senza retribuzione. Restano esclusi dal provvedimento i restanti 35 lavoratori del settore Servizi per i quali, lo scorso gennaio, è stata presentata la richiesta per la cassa integrazione in deroga, che è, però, condizionata dai limiti di capienza ministeriale, e per i quali, con ogni probabilità, sarà avviata dalle parti sociali la richiesta alla Presidenza della Regione di un sussidio mensile di povertà. Resta, invece, del tutto incerto il futuro lavorativo dei dipendenti, anche alla luce delle recenti decisioni del governo regionale che ha, per il momento, accantonato la questione delle società partecipate degli Enti locali, legata all'iter della riforma delle Province attualmente in discussione all'Ars. In un primo tempo, infatti, era stata prevista la salvaguardia per il solo personale effettivo delle Province e per le società partecipate ancora attive con trasferimento diretto delle competenze ai Liberi Consorzi dei Comuni ed in relazione alle disponibilità finanziarie. Già questo testo ignorava, quindi, la realtà occupazionale degli enti locali costituita soprattutto da partecipate in liquidazione mettendo, di fatto, a repentaglio il livello occupazionale dei lavoratori. Adesso il governo ha stralciato dal testo anche la salvaguardia delle partecipate in attività perchè, non essendo ancora stato definito il passaggio di competenze ai Liberi Consorzi, il trasferimento diretto sarebbe andato incontro all'impugnativa da parte del Commissario dello Stato. L'assessore regionale alle Autonomie locali Valenti lo ha stralciato rimandandone la soluzione a dopo l'approvazione dei Liberi Consorzi e trascorsi sei mesi per la loro costituzione, quando si potrà entrare nel merito del trasferimento delle competenze dalle ormai cancellate Province regionali.

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