Erano di Favara i due autisti morti, Alberto Vella e Davide Giudice
Il mezzo era partito da Porto Empedocle destinazione Piemonte
AGGIORNAMENTO - 17,13 - Saranno sentiti dagli investigatori della polizia stradale i 49 migranti rimasti coinvolti nell’incidente sull'autostrada del Sole costato la vita ai due autisti del bus che da Agrigento era destinato in Piemonte. Il pullman si è prima scontrato con un tir e si è poi ribaltato. L’audizione dei migranti servirà a tentare di capire cosa sia successo all’interno del bus nei momenti precedenti allo scontro.
I funzionari della Prefettura di Agrigento si sono sincerati, già stamattina, sull'orario di partenza del pullman della Patti tour di Favara che, durante la notte, ha avuto un incidente con un mezzo pesante lungo l'autostrada A1, in provincia di Roma. «Talvolta capita che siamo costretti a far aspettare i pullman, che dovranno trasferire i migranti, anche per diverse ore prima di partire, magari perché manca qualcuno o un documento - hanno spiegato dalla Prefettura - . In questo caso, il bus era partito in orario, gli autisti avevano rispettato i regimi di riposo e pausa previsti dalla legislazione. La causa dell’incidente può essere stata anche stanchezza, ma certamente
non addebitabile ad un errore della ditta o ad un nostro trattenimento eccessivo. Siamo sconvolti anche noi che quotidianamente ci confrontiamo, fra gli altri, con le ditte di autolinea e con i loro lavoratori».
Fiano Romano - 14,30 - Sono di Favara i due autisti, Alberto Vella, 34 anni, e Davide Giudice (conosciuto come Daniel), 32 anni, morti nell'incidente stradale lungo l’autostrada A-1, all’altezza di Fiano Romano ieri sera. Uno è deceduto sul colpo. L’altro, è stato sbalzato dall’abitacolo.
Il trentaduenne Daniel Giudice, uno dei due autisti della Patti tour di Favara, era al suo primo viaggio per l’azienda di autolinee. Lavorava, fino a qualche settimana fa, in Lombardia.
La dinamica dell'incidente
Il pullman ha tamponato un mezzo pesante che lo precedeva. Questa, ricostruisce Autostrade per l’Italia, la dinamica dell’incidente costato la vita ai due autisti della Patti tour. Attualmente, rileva la società , non si registrano turbative alla circolazione e il traffico transita su due corsie. Continuano gli interventi di ripristino che si concluderanno questa notte con il rifacimento del piano viabile, in seguito al quale sarà possibile riaprire al traffico tutte le corsie disponibili.
Favara incredula
«Favara si è svegliata con una notizia terribile, l’ennesima che sta colpendo questa comunità . Due giovani lavoratori, ragazzi solari, amanti della vita, sono morti durante la notte sull’autostrada A1 a bordo del bus che guidavano. La nostra città dovrà dire addio ad Alberto Vella e Daniel Giudice. Anche io perdo delle persone cui mi legava una sincera amicizia». Lo ha detto il sindaco di Favara, Antonio Palumbo. «Quando le salme torneranno a Favara sarà proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali. Sono vicino alle loro famiglie» ha concluso.
Il cordoglio dei sindacati
«Anche oggi è una giornata nera sul fronte delle morti sul lavoro con il decesso degli autisti, entrambi di Favara, di un autocarro e di un bus che trasportava migranti sulla A1. Ancora dolore, dunque, ancora cordoglio per un’altra tragedia, dopo quella della Caronte, dopo quella dell’autocisterna dei forestali, dopo le tante altre accadute». Lo scrivono in una nota congiunta Francesco Lucchesi, segretario confederale della Cgil Sicilia e Alessandro Grasso, segretario regionale della Filt Cgil. «È una situazione insostenibile - sostengono i due esponenti sindacali - su ogni tragedia si indaga, si cercano responsabilità , ma c’è un dato di fatto inconfutabile: che sul fronte politico istituzionale le bocce sono ferme e invece c’è tanto da fare, si apra subito un tavolo regionale sulla prevenzione». «Ancora morti sul lavoro nella nostra terra. Questa volta a non tornare più a casa saranno due autisti di Favara che trasportavano i migranti sulla A1. Un’altra tragedia, quindi. Altro dolore e ancora un messaggio di cordoglio a queste famiglie». La Uil Sicilia, guidata da Luisella Lionti, continua a chiedere un cambio di passo: «Sino ad oggi non ci sono stati interventi efficaci per porre fine a questa strage. Chiediamo, subito, l’apertura di un tavolo di confronto alla Regione. È necessario aumentare i controlli, le ispezioni e gli ispettori. E che si inaspriscano le sanzioni per chi viola le norme sulla sicurezza».
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