Elena , la piccola Elisa e Liitia sono arrivate sane e salve a Palermo.
Ad attenderli giornalisti e il sindaco Leoluca Orlando
Elena Pastux, con le sue due figlie la piccola Elisa di otto anni e la primogenita Liitia di ventitre anni sono riuscite a scappare dall'inferno ucraino e ad arrivare a Palermo terra dove la madre di Elisa - che studia in un Istituto del luogo- vive da anni e dove ha voluto portare con sè anche la figlia maggiore. L'aereo che trasportava le tre donne è arrivato questo pomeriggio all'aeroporto Falcone-Borsellino. Il volo della Ryanair partito alle tre ed un quarto da Cracovia è arrivato allo scalo di Punta Raisi con un quarto d'ora d'anticipo.
Ad attendere le sopravvissute all'atroce conflitto bellico c'erano giornalisti, operatori e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che aveva sollecitato da parte della Farnesina un intervento per aiutare Elena che si era recata a Kiev per ripotare anche Litiia in terra siciliana. Come scritto nei giorni scorsi le tre donne erano rimaste bloccate nella Capitale a causa dello scoppio del conflitto nell'est europeo e solamente ieri sono riuscite a raggiungere la Polonia dopo un viaggio lungo e irto di pericoli.
"Credo sia stata una delle esperienze più terribili che io abbia mai vissuto. Abbiamo passato diversi giorni nei rifugi insieme a tanti altri concittadini di Kiev senza sapere cosa fare. Giornate intere passate davanti alla televisione. Poi per fortuna un tedesco ha preso sua moglie e mi ha portato con se insieme alle mie figlie. Abbiamo viaggiato almeno 20 ore in macchina fermandoci solo quando c'era l'allarme antiaereo".
Ha concluso Elena esausta: " Ringrazio tutti quelli che si sono adoperati affinchè potessi tornare in questa terra che amo. In Ucraina la situazione è davvero tragica ( tralasciamo ogni commento su professori universitari che per parlare di fake news hanno ipotizzato che il popolo ucraino fosse pagato dal Governo per filmare i disastri; ricorda tanto la risposta di un nazista a processo che disse cito testualmente: " Quelle dei campi di sterminio erano immagini girate da Alfred Hitchkok. Cito i nazisti non a caso dato che abbiamo sentito parlare dall'autocrate del Cremlino di 'denazificazione' del Paese ma è meglio lasciar perdere); " Sono davvero in pena ha argomentato la donna per quanti ancora sono rimasti li a cominciare dai miei parenti. Il nostro viaggio , la nostra fuga è stata terrificante. Ci sono stati tanti momenti in cui abbiamo avuto paura e temevamo di essere uccisi. Per fortuna in tanti si sono mobilitati per riportare me ed Elisa in Sicilia.
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