Favignana
Egadi. Guardia Costiera sequestra un quintale di prodotto ittico e una rete sottomisura
Un’altra unità da pesca a strascico fermata nelle acque delle Isole Egadi
Redazione2 Ottobre 2025 - Cronaca
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    Favignana – Un quintale di prodotti ittici e una rete sottomisura sequestrati, elevata una sanzione amministrativa di 4 mila euro e un’altra unità da pesca a strascico fermata nelle Egadi.

    E’ questo il risultato di una operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino e del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, portata a termine dai militari della capitaneria di porto di Trapani  sotto il coordinamento del 12° CCAP della Direzione Marittima di Palermo.

    Grazie al sistema di monitoraggio satellitare V.M.S., la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Trapani ha individuato un’unità da pesca a strascico attiva all’interno della zona GSA 10 (area geografica nord occidentale della Sicilia, istituita per monitorare lo stress di cattura di alcuni stock ittici) e questo nonostante sia in vigore il fermo pesca regionale, misura essenziale per garantire il ripopolamento delle specie e l’equilibrio biologico.

    Nella zona è stato così dirottata la motovedetta della Capitaneria che ha intercettato un peschereccio della marineria di Porticello intento in attività di pesca a circa 5 miglia dall’Isola di Levanzo; l’unità, oltre a operare in periodo vietato, stava utilizzando una rete non conforme alla normativa comunitaria, con maglie inferiori al consentito e, quindi, altamente dannose per l’ecosistema perché in grado di catturare anche esemplari giovani.

    L’utilizzo di reti non conforme è particolarmente dannoso per l’ecosistema e per le specie ittiche in quanto la non conformità della dimensione delle maglie che compongono gli attrezzi da pesca ne modifica significativamente la selettività e permette, dunque, la cattura di esemplari di taglia inferiore a quella consentita anche in fase di crescita e riproduzione.

    L’attrezzatura e un quintale circa di pescato sono stati così, sequestrati e al comandante dell’unità sono state contestate due sanzioni amministrative per 4 mila euro per aver violato il periodo di interruzione della pesca come disposto dalla normativa nazionale e per avere pescato con un attrezzo da pesca non consentito.

    Tutto il pescato sequestrato è stato devoluto in beneficenza ad eccezione di alcuni esemplari di aragosta che ancora vivi sono stati rigettati in mare dal personale della motovedetta CP 770.

    L’attività’ svolta dagli uomini della Guardia Costiera si inserisce nella quotidiana vigilanza svolta su tutto il Compartimento marittimo di giurisdizione, che viene assicurata, in orari diurni e notturni, dal personale a terra ed imbarcato sulle motovedette in servizio presso tutti gli uffici marittimi dislocati sul litorale e presso le Isole Egadi al fine di controllare il rispetto delle norme di settore

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