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Trapani | Cronaca

È Trapani il porto di approdo per la nave "Diciotti" con 67 migranti a bordo

11 Luglio 2018 13:25, di Ornella Fulco
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Èprevisto tra le 19 e le 20 di oggi l'arrivo al porto di Trapani - come stamattina era filtrato da fonti del Ministero delle Infrastrutture - della na...

Èprevisto tra le 19 e le 20 di oggi l'arrivo al porto di Trapani - come stamattina era filtrato da fonti del Ministero delle Infrastrutture - della nave "Diciotti" della Guardia Costiera italiana con a bordo i 67 migranti soccorsi domenica scorsa dal rimorchiatore d'altura italiano "Vos Thalassa". Il pattugliatore italiano, in navigazione da ieri in direzione della Sicilia e del porto in cui far sbarcare i migranti, che avevano creato una situazione di pericolo per l'equipaggio del rimorchiatore temendo di essere riconsegnati alle motovedette libiche, attendeva di conoscere la sua  destinazione. Una vicenda, quella di quest'ultimo soccorso in mare, che ha creato tensioni all'interno del governo Conte con il successivo "chiarimento" tra i ministri Salvini e Toninelli. Quest'ultimo, infatti, è intervenuto su una scelta che solitamente spetta al Ministero dell'Interno. Salvini fino a stamattina ha ribadito che "se su quella nave c'è gente che ha minacciato e aggredito non saranno persone che finiranno in albergo ma in galera. Non darò autorizzazione allo sbarco fino a che non avrò garanzia che delinquenti, perché non sono profughi, che hanno dirottato una nave con violenza, finiscano per qualche tempo in galera e poi riportati nel loro Paese". Resta da capire, quindi, cosa accadrà ai migranti che sono a bordo quando la "Diciotti" arriverà al porto di Trapani. Intanto, come ha confermato stamane nel corso del suo incontro di saluto alla stampa del questore uscente Maurizio Agricola, sono 24 le persone attualmente iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Trapani per l'ipotesi di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Si tratta di appartenenti ad ong e organizzazioni internazionali che, in questi anni, sono state attive nel recupero di migranti nel Canale di Sicilia. Dopo il sequestro, avvenuto il 2 agosto dello scorso anno della nave "Iuventa", dell'organizzazione tedesca "Jugend Rettet", l'indagine dei pm trapanesi si è allargata anche ad altre organizzazioni internazionali. Si resta sempre nell'ambito, al momento, di comportamenti eventualmente imputabili a singoli individui.

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