Trapani
Droga: business sempre in aumento nel trapanese
In città e in provincia in continuo aumento la richiesta di "robba"
Laura Spanò29 Ottobre 2025 - Cronaca
  • Sequestro hashish Polizia Guardia di Finanza 696x406 1Cronaca

    Trapani – L’ultimo maxi sequestro di droga in mare nel corso di una operazione congiunta di polizia e guardia finanza di Trapani, conferma ancora una volta come la droga viaggi su rotte commerciali, le cosiddette “autostrade del mare” piene di navi che trasportano tonnellate di hashish. Spesso accade che per sfuggire agli interventi delle forze dell’ordine dotati di apparecchiature sofisticate, mutuando la tecnica usata dai trafficanti di immigrati, trasbordi parte del carico su pescherecci o natanti di media dimensione, che raggiungono, le coste siciliane, in questo caso trapanesi dove già esiste un contatto e una base pronta a immettere sul mercato la merce con grandi guadagni.

    L’ingente quantitativo di hashish sottratto alla malavita organizzata, 160 chili recuperati nella prima parte dell’operazione nelle acque territoriali, a largo della costra marsalese, e 670 chili a poche miglia dal limite esterno delle acque territoriali tunisine, dove i finanzieri hanno abbordato il peschereccio prendendone il controllo, rappresenta il più grosso quantitativo di stupefacente mai sequestrato in provincia di Trapani dalle forze dell’ordine.

    La droga quella trasbordata sul gommone partito da Marsala, ben 160 chili immessa sul mercato avrebbe fruttato parecchi soldi, andando ad ingrossare le casse delle organizzazioni dedite alla detenzione e spaccio.

    La presenza di così grossi quantitativi di stupefacente confermano anche che la domanda è aumentata vertiginosamente e questo nonostante le forze dell’ordine hanno inferto durissimi colpi alle organizzazioni del territorio. Ormai non passa giorno che non ci sia un arresto o un sequestro di droga in provincia di Trapani.

    A Trapani abbiamo visto che in molti dei blitz antidroga portati a termine dalle forze dell’ordine, dietro il business dello smercio di droga ci sono interi nuclei familiari più o meno allargati, ognuno con un specifico compito, ma tutti orientati a far fruttare il “guadagno”, non si sgarra. I controlli all’interno di queste “gang” sono maniacali. Capo e organizzatore un uomo solitamente, ma il ruolo delle donne si fa sempre più di spicco in queste organizzazioni.

    In molte dei blitz sono rimaste coinvolte donne, alcune delle quali già arrestate per lo stesso reato. Famiglie che non si fanno scrupolo di servirsi di figli minorenni per confezionare la merce o spacciarla. Una scuola a cui nessuno a quanto sembra, si vuole o si può esimere. Ecco da cosa dipende la “rigenerazione” di questi sodalizi, il padre viene arrestato, il figlio si incarica di proseguire, con l’aiuto della madre, degli zii, dei fratelli, cugini. E infine attorno ci sta quell’immenso esercito di piccoli spacciatori, occhi e orecchie del quartiere, spesso quasi invisibili, che gli permettono di continuare a portare avanti l’attività illegale di famiglia.

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