La Domenica delle Palme è una delle ricorrenze più simboliche del calendario cristiano, celebrata esattamente una settimana prima della Pasqua. Nel 2025 cadrà il 13 aprile, anticipando la Pasqua del 20 aprile. Con questa festa ha ufficialmente inizio la Settimana Santa, periodo che accompagna i fedeli verso la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo.
Il nome “Palme” si riferisce al gesto compiuto dal popolo di Gerusalemme che, secondo i Vangeli, accolse Gesù agitando rami di palma e stendendo mantelli lungo la via, riconoscendolo come Messia e figlio di Davide.
La celebrazione affonda le sue radici nei racconti evangelici, in particolare nei testi di Matteo (21,1-11), Marco (11,1-11), Luca (19,28-44) e Giovanni (12,12-19). Gesù entra a Gerusalemme in groppa a un asino, compiendo un gesto profetico di umiltà, in netto contrasto con l’immagine del sovrano trionfante su cavallo.
Questo evento rappresenta l’annuncio di un regno di pace, spirituale e universale. I rami di palma, segno di vittoria e salvezza, sono ancora oggi benedetti e portati a casa dai fedeli come simbolo di pace, protezione e fede.
Durante la Domenica delle Palme si celebra una liturgia solenne che prevede:
Benedizione dei rami di ulivo o palma, raccolti e conservati nelle case per tutto l’anno.
Processione che rievoca l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.
Lettura del racconto della Passione (con canti e narrazione), primo momento liturgico forte della Settimana Santa.
In molte comunità italiane la giornata è vissuta come un’occasione di incontro, con mercatini, scambi di ramoscelli, e celebrazioni all’aperto.
Essendo legata alla Pasqua, la Domenica delle Palme non ha una data fissa. Varia ogni anno in base al calendario lunare ecclesiastico.
Nel 2025, come già anticipato, sarà celebrata il 13 aprile. In questa giornata, milioni di cristiani nel mondo si ritrovano per celebrare un momento centrale della loro fede, in attesa del Triduo Pasquale: Giovedì Santo, Venerdì Santo e Sabato Santo.
La Domenica delle Palme è una commemorazione religiosa ed è anche un momento di riflessione profonda sul significato del sacrificio e della speranza. È una festa carica di emozione, che accompagna i credenti nel cammino verso la Resurrezione, ricordando che la vera vittoria non è nel potere, ma nell’amore e nella pace.