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Crisi sistema edilizio

11 Novembre 2009 19:55, di Niki Mazzara
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Trapani, 11 novembre 2009 -  Facendo seguito agli impegni assunti in sede di costituzione della “Task Force” provinciale per il lavoro e per un nuovo ...

Trapani, 11 novembre 2009 -  Facendo seguito agli impegni assunti in sede di costituzione della “Task Force” provinciale per il lavoro e per un nuovo patto sociale e alla vigilia della prima riunione del tavolo tecnico tematico che domani pomeriggio dovrà discutere e concordare le opportune intese per il superamento dell’attuale momento di crisi attraversato dal settore dell’edilizia, il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, ha chiesto l’urgente autorevole intervento istituzionale nonché un incontro al Prefetto di Trapani, al fine di individuare un percorso che porti anche alla soluzione della contemporanea crisi apertasi nei meccanismi del sistema creditizio che sta ulteriormente aggravando la già precaria situazione lavorativa e occupazionale.  “ Nel corso dei numerosi incontri istituzionali che questa Presidenza, unitamente alla Conferenza dei Capigruppo, ha tenuto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dell’imprenditoria, dei lavoratori precari, dei disoccupati, - scrive Peppe Poma - è emerso preoccupante, fra le tante problematiche sociali ed economiche di questo periodo, l’unanime grido d’allarme contro il sistema creditizio che sta ulteriormente e pesantemente penalizzando gli imprenditori e gli altri operatori del mondo produttivo (artigiani, commercianti etc.) ma anche le categorie più deboli della società civile.   Le banche, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi –scrive Poma, hanno, come suol dirsi, letteralmente chiuso i cordoni della borsa dimenticandosi però di un significativo particolare: la decisione di chiudere i soldi in cassa era giustificabile nei mesi scorsi a seguito del vero e proprio tsunami abbattutosi sulla finanza mondiale dopo il fallimento della banca d’affari “Lehman Brothers”, ma non può essere più valida o condivisibile ora che, iniziata la pur lenta ripresa e considerato che l’approvvigionamento di denaro del sistema bancario non è più un problema, spetta proprio agli istituti di credito dimostrare di essersi meritati la fiducia dei Governi, non dimenticando di essersi salvati proprio grazie al denaro di quei contribuenti che adesso sollecitano, giustamente e a gran voce, la cessazione della stretta creditizia affinché si ridia concreto fiato al mondo del lavoro e alla crescita economica. Si tratta , continua Poma, di dinamiche oggettive che S.E. sicuramente condividerà, ma le banche, purtroppo, hanno fatto finora orecchio da mercante. Per questo, anche a nome di tutti i soggetti interessati, questa Presidenza chiede alla S.V., nell’ambito delle competenti funzioni di promozione e consolidamento delle sinergie presenti sul territorio, un autorevole intervento istituzionale adeguato alla rilevanza della posta in palio, che tenga conto delle dirette ricadute sull’occupazione e sul sostegno all’economia locale”.

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