Trapani
Contributo dei comuni al contrasto dell’evasione fiscale
Macaddino (Uil Trapani): “Nel Trapanese ha partecipato solo un comune su 25"
Redazione23 Luglio 2025 - Attualità



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    Trapani – “Solo un comune su venticinque nella provincia di Trapani ha partecipato nel 2023 con importo erogato nel 2024 al premio statale per la compartecipazione al contrasto all’evasione fiscale e contributiva, secondo cui una quota delle cifre recuperate va a finire nelle casse municipali”.

    A rivelarlo è uno studio della Uil Servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali, Immigrazione, di cui è responsabile il segretario confederale Santo Biondo, su elaborazioni di dati forniti dal Ministero dell’Interno. Dallo studio della Uil si evince che in provincia di Trapani ha aderito solo il comune di Marsala, recuperando il premio di 2.416,70 euro.

    Confrontando i dati attuali con quelli di 5 anni prima, del 2019, si evince che è stato compiuto un passo indietro: in quell’anno aderirono Marsala, Alcamo e Salemi, per un totale di 6 mila e 421 euro.

    Il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino

    Il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino, pertanto, rivolge un appello alle amministrazioni comunali trapanesi: “In tempi di risorse scarse, la possibilità comuni hanno di fare crescere le proprie entrate attraverso la partecipazione al contrasto all’evasione dovrebbe costituire una risorsa da coltivare. Comprendiamo comunque le difficoltà oggettive, soprattutto per i comuni più piccoli che non dispongono di sufficiente personale. Come dichiarato, infatti, dal segretario confederale Biondo perché il presidio fiscale locale diventi davvero efficace bisogna riportare in modo stabile la compartecipazione al 100 per cento, con erogazioni automatiche e certe. Occorre poi rafforzare gli uffici tributi, assumendo personale dedicato e investendo in formazione continua. Dove i singoli municipi non ce la fanno, vanno creati uffici intercomunali. Ci uniamo, pertanto, all’appello nazionale affinché il governo trasformi l’attuale collaborazione facoltativa in una vera alleanza fiscale territoriale, fondata su leva economica certa, formazione, trasparenza e strumenti digitali condivisi. Teniamo a mente sempre che – conclude Macaddino – pagare le tasse è chiaramente un peso individuale ma, in realtà, è un investimento comune. Il fisco giusto è quello che redistribuisce, protegge e costruisce coesione per realizzare una vera giustizia sociale”.

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