Consorzi di Comuni: il Belice sceglie di staccarsi da Trapani
Si è tenuto nei giorni scorsi, un nuovo incontro - nell'aula consiliare "Falcone e Borsellino" di Sciacca - per esaminare le norme della legge regiona...
Si è tenuto nei giorni scorsi, un nuovo incontro - nell'aula consiliare "Falcone e Borsellino" di Sciacca - per esaminare le norme della legge regionale che ha istituito i Liberi Consorzi di Comuni e passare alla fase operativa. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti istituzionali di 20 Comuni, appartenenti alle province di Palermo, Agrigento e Trapani e, in particolare quelli di Bisacquino, Burgio, Campofiorito, Cattolica Eraclea, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Santa Margherita Belice, Santo Stefano di Quisquinia, Sciacca, Villafranca Sicula, Castelvetrano, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa e Vita. I sindaci intervenuti hanno confermato la volontà , già espressa nell'incontro svoltosi lo scorso settembre, di costituire tra loro il Consorzio, rivendicando l’identità di un territorio omogeneo, andando - nei fatti - a scomporre quello che è stato l'assetto territoriale delle tre province. Allo stesso tempo hanno espresso "forti critiche" nei confronti della legge sulla “Istituzione dei Liberi Consorzi Comunali e delle Città Metropolitane", ritenuta "lacunosa, priva di sostanza, con competenze e servizi non definiti, con paletti che limitano la libertà di quei Comuni che vogliono costituire consorzi con aree territoriali diverse dai confini delle vecchie e soppresse ProvincerRegionali". Per passare alla fase operativa si è concordata la costituzione di un comitato tecnico composto dai Segretari generali dei Comuni e dal dirigente del Settore Sviluppo economico del Comune di Sciacca. L'organismo avrà il compito di definire, seguire e portare avanti il percorso amministrativo per alla costituzione di un nuovo Libero Consorzio di Comuni "che abbia confini diversi dalle storiche aree delle soppresse province di Agrigento, Palermo e Trapani". Il comitato tecnico dovrà verificare numero di abitanti e statuti comunali e predisporre uno schema di atto deliberativo unico per tutti i Comuni da sottoporre, per l'approvazione, ai rispettivi Consigli comunali per poi procedere alla successiva indizione dei referendum confermativi, come prevede la legge. Il Consorzio dovrà raccogliere una popolazione di almeno 180 mila abitanti.
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