Buseto Palizzolo – Cosa succede quando metti insieme 600 ragazzi, decine di strumenti musicali e un palcoscenico immerso nella natura? Succede che il Villaggio Badia si trasforma, per due giorni, in una vera e propria cittadella della musica. Succede che applausi, emozione e talento riempiono l’aria. Succede l’VIII Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Salvatore Capizzi & Antonino Maiorana”.
Martedì 20 e mercoledì 21 maggio, Trapani ha ospitato la chiusura delle sezioni SMIM (le Scuole Medie a Indirizzo Musicale) di questo prestigioso concorso. In scena, 42 solisti, 26 gruppi, 10 orchestre. Ma soprattutto: ragazzi arrivati da tutta l’isola, da Palermo a Ciminna, da Trapani fino a Santo Stefano Quisquina. Ragazzi che hanno portato con sé entusiasmo, preparazione e la voglia di suonare… insieme.
Le note si sono rincorse tra le aule, i cortili, gli spazi allestiti del Villaggio Badia. Ogni angolo ha vibrato di passione. Ogni pausa è stata un’occasione per conoscersi, confrontarsi, condividere emozioni. Non solo musica, ma vita che pulsa.
Premio Solisti SMIM: Samuele Peri (chitarra) – ICS “Don Rizzo” di Ciminna
Premio Gruppi SMIM: Ensemble ICS “Montegrappa Sanzio” – Palermo
Premio Orchestre SMIM: Orchestra IC De Amicis-Da Vinci – Palermo
Premio Speciale “Salvatore La Rocca” – Orchestra IC “A. Manzoni” di Santo Stefano Quisquina (borsa di studio Rotary Club Trapani-Erice)
Buono Music Center Trapani: Sophya Maria Sardo – IC Eugenio Pertini di Trapani
A premiarli, una giuria competente e attenta, ma soprattutto tante mani alzate per applaudire, sorrisi che parlavano da soli e qualche lacrima (di gioia) che non è passata inosservata.
Un plauso anche alla tecnologia. Grazie alla diretta streaming curata da Tiltup, centinaia di familiari e amici hanno potuto seguire le esibizioni da casa, dal lavoro, perfino da altri comuni. Uno streaming che ha unito platee diverse in un unico grande applauso virtuale.
Dietro le quinte, l’ingranaggio ha girato alla perfezione. Merito di chi ha coordinato trasporti, strumenti, ospitalità. Di chi ha sistemato sedie e spartiti. Di chi ha offerto tempo, energia e competenza per far sì che tutto funzionasse. Insegnanti, dirigenti, volontari, tecnici: un’orchestra invisibile ma fondamentale, che ha suonato in perfetta armonia.
«Vederli suonare così, dopo mesi di prove, è stato emozionante» – confida una docente.
«Mia figlia ha imparato più in due giorni qui che in settimane in aula» – dice un papà, commosso.
«L’anno prossimo ci saremo di nuovo» – promettono in coro tanti partecipanti.
E così, tra sorrisi stanchi ma felici, si è chiuso il sipario su questa ottava edizione. Ma chi ha avuto la fortuna di esserci, sa che la musica continuerà a suonare, almeno dentro. E forse è proprio questo il premio più grande.
Si tratta di scuole secondarie di primo grado (cioè scuole medie) che offrono, oltre al normale piano di studi, un percorso formativo specifico in ambito musicale. Gli studenti possono studiare uno strumento, fare pratica di musica d’insieme e seguire lezioni teoriche con docenti specializzati.