Chiusura del Pif. Il Nuovo Consorzio del Porto lancia l'allarme
Il Nuovo Consorzio del Porto di Trapani chiede, con una nota a firma del suo presidente, Andrea De Martino, la riapertura del Posto di ispezione front...
Il Nuovo Consorzio del Porto di Trapani chiede, con una nota a firma del suo presidente, Andrea De Martino, la riapertura del Posto di ispezione frontaliera, del Ministero della Salute, utilizzato per la vigilanza ed il controllo veterinario sui prodotti di origine animale, provenienti da Paesi terzi. L'ufficio è stato chiuso, dopo oltre vent'anni di attività , a seguito dei ritardi nel completamento dei nuovi locali che avrebbero dovuto ospitarlo. "L’attività del Pif di Trapani - spiega De Martino - ha consentito, all’interno del porto, un traffico mercantile molto importante legato sia al commercio internazionale del tonno, realizzato con navi portacontainer, sia all’import di variegati prodotti animali, provenienti dai Paesi del Nord Africa. Un punto di riferimento fondamentale, pertanto, non solo per gli imprenditori che nel settore operano, ma anche per l’intera economia del porto e, dunque, della città e del suo hinterland". "La necessità di realizzare una nuova sede in linea con le direttive dell’Unione Europea - prosegue il presidente del Consorzio - ha spinto alcuni operatori portuali ed imprenditori trapanesi, in sostituzione degli Enti locali interessati, ad investire propri fondi nella realizzazione di nuovi locali presso la banchina Isolella. Una nuova sede che, per convenzione, dovrà essere consegnata ed affidata, in via del tutto gratuita, al Ministero della Salute". Di mezzo, però, ci si sono messi i ritardi nel completamento dei lavori. La prima data stabilita dal Ministero entro la quale si sarebbero dovute completare le opere necessarie era stata fissata per lo scorso 31 marzo. "Nel mese di aprile - ricorda De Martino - vista la complessità della struttura e su richiesta della società trapanese il Ministero ha accordato una breve proroga dei termini fino al 15 maggio". Anche quest'ulteriore dilazione nella consegna della nuova sede del Posto di ispezione frontaliera, però, non è stata sufficiente. "Nei primi di giugno - si legge nella nota diffusa dal Consorzio del Porto - a causa di difficoltà tecniche e burocratiche, dall’azienda è stata chiesta un’ulteriore proroga, presumendo come termine ultimo per la consegna il 31 agosto". "Il Ministero della Salute - riferisce De Martino - ha ritenuto non più ulteriormente procrastinabile la data di conclusione dei lavori della nuova struttura e, a decorrere dal 15 luglio, ha addirittura sospeso l’attività di vigilanza e di controllo veterinario del Pif di Trapani, nella vecchia sede della Stazione marittima, disponendo, ancora, che il servizio sarebbe potuto riprendere solo quando il direttore del Pif di Palermo, competente anche per le attività del Pif di Trapani, avesse verificato il pieno completamento della realizzazione della nuova struttura, nonché il possesso di tutti i requisiti igienico sanitari e delle attrezzature necessarie". Nel frattempo, secondo il Ministero, per non interrompere il flusso commerciale dei prodotti animali, gli operatori interessati si sarebbero potuti spostare in altri porti nazionali, quali, ad esempio, il porto di Palermo”. Intanto i lavori per il completamento della nuova sede alla banchina Isolella sono proseguiti e sono stati ultimati. "Mancano - spiega il presidente del Consorzio - solo gli allacci idrici, fognari, elettrici e telefonici che, comunque, dovrebbero essere di competenza dell’Ente gestore e, dunque, del Ministero". La decisione del Ministero della Salute ha messo in allarme gli operatori e da qui l'appello lanciato per giungere al ripristino del servizio nel porto di Trapani. De Martino sottolinea "la gravissima ricaduta economica e occupazionale anche sull’indotto collegato e il collasso finanziario dei gestori dei magazzini doganali di temporanea custodia dei container e delle agenzie marittime" e chiede: "perché sospendere il servizio del Pif a Trapani? Non si poteva prorogare, per qualche altra settimana, la vigilanza ed il controllo veterinario nella vecchia struttura, affinché si portassero a termine tutte le opere nella nuova sede? Si sta cercando, forse, di spostare anche il traffico del tonno, legato per tradizione secolare al porto di Trapani, verso il porto del capoluogo siciliano?". "In ossequio alla nostra funzione e alla nostra missione di tutela degli interessi del porto di Trapani e delle attività ad esso correlate - conclude - rivolgiamo un accorato appello agli Enti, alle Istituzioni ed a tutti i rappresentanti politici locali affinché venga compiuta qualsiasi azione per la riapertura immediata del Pif di Trapani nei locali della Stazione marittima per consentire il trasferimento del servizio nella nuova struttura. Chiediamo, altresì, all'associazione “Insieme per il Territorio” di istituire immediatamente un tavolo tecnico-istituzionale per monitorare costantemente gli avvenimenti" per evitare che "quanto sta accadendo non finisca nel solito dimenticatoio dove terminano, abitualmente, per apatia, tutti i problemi della nostra città ".
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