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Editoriale | Cultura

Chiude con Capossela il Festival del Giornalismo d'Inchiesta

06 Maggio 2013 16:07, di Redazione
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Il concerto di Vinicio Capossela ha chiuso, ieri sera al teatro Impero di Marsala, il 3° Festival del Giornalismo d’Inchiesta. Un concerto “sold out”,...

Il concerto di Vinicio Capossela ha chiuso, ieri sera al teatro Impero di Marsala, il 3° Festival del Giornalismo d’Inchiesta. Un concerto “sold out”, in cui l’autore di “Ovunque proteggi” ha alternato alcuni classici del proprio repertorio con una serie di brani dedicati al Mediterraneo, tema caratterizzante dell’edizione 2013. Capossela ha voluto rendere omaggio al Mare Nostrum e al Festival presentando in anteprima nazionale, assieme al giornalista di “Report” Alberto Nerazzini, il suo ultimo libro “Tefteri”, un “taccuino dei conti in sospeso”, come lo ha definito lo stesso autore. In “Tefteri” Capossela riflette molto sulla crisi che sta attraversando la Grecia, il Paese che più ha influito sulla cultura europea e mediterranea. L’ultima giornata del Festival, aperta dalla notizia della morte di Agnese Borsellino, moglie del giudice Paolo, ha permesso di continuare a parlare del Mediterraneo grazie ai contributi di Rino Giacalone, Giuseppe Lo Bianco, Giuseppe Pipitone e Giovanni Tizian, che hanno dato vita a un intenso dibattito sulle "attenzioni" che le organizzazioni criminali rivolgono alle coste del Mare Nostrum e ai mille intrecci in cui le mafie hanno spesso trovato convenienti convergenze con altri poteri, dai tempi di Enrico Mattei fino alle nuove vicende riguardanti la portualità e il Muos. Nella sessione pomeridiana Umberto Lucentini ha condotto il dibattito sulla crisi economica a cui hanno partecipato Andrea Baranes, Gianni Riotta e Loretta Napoleoni. “Chi conta veramente nell'economia mondiale e la controlla è l'1 per cento della popolazione - ha sottolineato quest’ultima - mentre il restante 99 per cento della popolazione non conta, a meno che non intraprenda una rivoluzione”. Baranes si è invece soffermato sull’esperienza di Banca Etica, mentre Riotta ha evidenziato come, con la “primavera araba” il Mediterraneo sia tornato al centro del mondo. E’ toccato poi a Giulia Innocenzi, volto femminile di “Servizio pubblico”, presentare l’inchiesta “Mani pulite 2.0” assieme alle autrici Elena Boromeo e Felicia Buonomo che si sono soffermate sulla gestione del sistema informatico della Camera dei Deputati. A seguire il ricordo del reporter ed attivista umanitario Vittorio Arrigoni, protagonista del documentario “Vik – L’Utopia” di Anna Maria Selini che ha poi parlato della situazione nella Striscia di Gaza assieme a Francesco Musolino e Susan Dabbous. Il Festival, organizzato da Communico e Mismaonda era patrocinato dall’amministrazione comunale marsalese che lo ha inserito nel cartellone di “Marsala Città Europea del Vino 2013”.

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