Chiesti 12 anni per l'ex deputato regionale Francesco Canino
Il pubblico ministero Andrea Tarondo ha chiesto oggi la condanna a dodici anni di reclusione per l'ex deputato regionale Francesco Canino, imputato da...
Il pubblico ministero Andrea Tarondo ha chiesto oggi la condanna a dodici anni di reclusione per l'ex deputato regionale Francesco Canino, imputato davanti al Tribunale di Trapani per concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso. Nella sua requisitoria, durata oltre quattro ore, Tarondo ha tratteggiato la figura di un personaggio “dalla statura politica autonoma, non una creazione della mafia” che, però, ad un certo punto “è entrato a contatto con l’organizzazione criminale diventandone parte integrante”. Il magistrato ha citato le dichiarazioni fornite da diversi collaboratori di giustizia tra cui quella di Nino Giuffrè: "Canino era nelle mani del boss Vincenzo Virga, quello che Virga ordinava, lui faceva". Secondo la Procura trapanese, tra la fine degli anni Settanta e quella degli anni Novanta, l’ex assessore regionale avrebbe fatto parte di un “comitato d’affari che stabiliva l’assegnazione degli appalti pubblici e spartiva la torta”. Un sistema di gestione illecita che, ha proseguito il pm, "si reggeva su un accordo tra politici corrotti, come Canino, e Cosa Nostra” e prevedeva l’affidamento delle gare a ditte legate alla mafia dietro il pagamento di tangenti pari all’1 o 2 per cento degli importi degli appalti. Secondo Tarondo, i rapporti tra Canino e la mafia risalirebbero a prima dell'avvento di Vincenzo Virga. Il commercialista Giuseppe Messina ha riferito che l'ex deputato, in un'occasione, gli disse di rimpiangere i boss Totò e Calogero Minore che giudicava più "signorili e corretti" rispetto al nuovo capo. Il processo, iniziato dieci anni fa e sospeso per diversi anni per le precarie condizioni di salute dell’ex parlamentare, è ripreso lo scorso luglio a seguito di una perizia medica, disposta dal Tribunale, che ha stabilito l’idoneità dell'imputato a partecipare alle udienze. L’esponente politico fu arrestato il 7 luglio del 1998 nell’ambito dell’operazione della Squadra Mobile “Progetto Rino-Terza fase”. Nella prossima udienza, fissata per il 3 marzo, sono previsti gli interventi dei suoi difensori.
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