Catalano condannato ricorre in Cassazione
All’ex vice sindaco di Erice la pena di un anno e undici mesi.
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Trapani ha oggi applicato la pena di un anno e undici mesi di reclusione all’architetto Salvatore Angelo Catalano, ex vice sindaco di Erice. L’ex vice sindaco era accusato di aver agito in modo illecito e spregiudicato realizzando interessi personali e privati, con atteggiamenti derivanti dal suo sentiris aldisopra della legge.
Dopo una detenzione ai domiciliari, il Catalano ha deciso di scegliere il patteggiamento, alla luce del quale oggi è stato condannato. Ma, come hanno illustrato il suo avvocato Francesco Moceri e lo stesso Catalano nel corso di una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio, prima della udienza odierna era stata inoltrata una domanda di revoca del patteggiamento, domanda che il giudice ha rigettato.
Alla determinazione di andare a processo, come spiegato dallo stesso Catalano, si era giunti sulla scorta della convinzione di non aver commesso alcun reato e in considerazione che solo quattro delle sette imputazioni contestate erano state prese in considerazione.
“Avevo deciso di patteggiare dopo uno snervante periodo in cui ero detenuto ai domiciliari, anche per tornare ad una vita normale. Una decisione – ha detto oggi Catalano- frutto di stress, ma poi ho deciso di tornare indietro e di affrontare il processo con la certezza di chi sa di non aver commesso alcun reato. Ho sempre e soltanto fatto il mio dovere. Una accusa che mi viene rivolta riguarda un ritardato pagamento ad una ditta che aveva lavorato con il comune di Erice, per un totale di 122 euro. Importo per il quale peraltro sarebbe stata anche fatta una fattura”.
Comunque, d’intesa con il suo legale, Catalano ha deciso di ricorrere in Cassazione al fine di far dichiarare nullo il provvedimento “perché fondato sul vizio del consenso del Catalano” e quindi accedere al processo.
“In quella sede, attraverso la mia memoria difensiva ed i testimoni che intendo produrre, avrò modo di dimostrare la mia totale estraneitĂ ai fatti contestati”.  Â
Amara la considerazione invece sull’atteggiamento dei suoi compagni di maggioranza, sindaco Toscano in testa. “Nessuno si è fatto sentire. Sono stato abbandonato lo stesso giorno in cui sono stato arrestato”. Â
Ora l’attesa per sapere se e quando eventualmente si andrà a processo dove, con i testimoni prodotti dall'ex sindaco di Erice, si potrebbe fare ulteriore chiarezza su come Erice sia stata amministrata in questi anni.
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