Carta di credito prepagata senza conto corrente: praticità e flessibilità
La carta prepagata senza conto corrente è un prodotto che sempre più diffuso e proposto dalle banche. Non è un prodotto nato di recente, ma le proposte attuali sono sempre più ricche di funzionalità rispetto a quelle di alcuni anni fa. È pensata soprattutto per chi cerca uno strumento che abbini semplicità e praticità.
La carta di credito prepagata senza conto corrente è spesso denominata semplicemente carta conto o carta con IBAN e consente di effettuare molte delle operazioni che caratterizzano i classici conti correnti, anche se rispetto a questi ha ovviamente dei limiti. Dato che è sempre più diffusa analizziamone le principali caratteristiche.
Cos’è una carta prepagata senza conto corrente? Visivamente una carta conto è praticamente identica a una comune carta di debito, ma da un punto di vista tecnico è una carta prepagata ricaricabile alla quale è associato un codice IBAN; potremmo definirla come una specie di mix tra conto corrente e carta di debito. L’associazione a un IBAN abilita questo strumento a determinate operazioni, come per esempio la ricezione di bonifici, ma non solo. Per la cronaca, l’IBAN è un codice alfanumerico costituito da 27 caratteri utilizzato nelle transazioni tra conti correnti, sia nazionali che internazionali. Per poter utilizzare la prima volta una carta conto prepagata è necessario caricarla con una certa cifra che può essere spesa fino a esaurimento; ovviamente è possibile ricaricare la carta quando si vuole.
Solitamente le banche impongono un limite all’importo che può essere caricato, così come possono imporre un limite all’importo della singola ricarica. La carta prepagata ricaricabile non prevede la possibilità di “fido”; vale a dire che non consente di effettuare operazioni di pagamento o prelievo che siano superiori al saldo disponibile. In termini più pratici: se il saldo sulla carta è di 150 euro non è possibile effettuare un prelievo allo sportello ATM di 200 euro. Non può quindi nemmeno essere usata a mo’ di carta di credito.
Come si ricarica una carta prepagata ricaricabile? Ogni banca ha un suo specifico prodotto e quindi non è detto che le modalità di ricarica siano identiche; detto ciò, di norma la ricarica può avvenire tramite le seguenti modalità: tramite un versamento in contanti allo sportello di una filiale della banca che ha rilasciato la carta, tramite un versamento allo sportello ATM, con un addebito sul conto corrente allo sportello oppure tramite Internet o mobile banking. Alcune banche consentono anche ricariche presso ricevitorie abilitate.
Quali operazioni consente una carta prepagata senza conto corrente? La carta conto permette al titolare di un gran numero di operazioni. È per esempio possibile inviare e ricevere bonifici, disporre l’accredito dello stipendio o della pensione, domiciliare le bollette relative alle utenze domestiche (luce, gas, telefono ecc.), pagare nei negozi tramite i POS abilitati a determinati circuito, pagare su Internet, effettuare ricariche telefoniche, prelevare denaro contante presso gli sportelli ATM di tutte le banche, pagare bollettini MAV/RAV e/o bollettini postali; effettuare pagamenti PagoPA ecc. Molto spesso le carte conto sono caratterizzate da condizioni economiche piuttosto vantaggiose come per esempio l’azzeramento del canone o commissioni ridotte. Infine, per quanto riguarda l’aspetto sicurezza, è possibile attivare sistemi di controllo come per esempio l’alert SMS ogni volta che viene chiesta l’autorizzazione a una spesa superiore all’importo che si è fissato.
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