Trapani – Una mattinata di visite quelle che ha visto oggi 30 luglio 2025, il carcere Pietro Cerulli. Due visite nel corse delle quali sono state riscontrate le medesime, “gravi” criticità e che investono detenuti, polizia ma anche la stessa struttura della casa circondariale.
Una delegazione era composta da rappresentanti della Camera Penale di Marsala e Camera penale di Trapani, con loro i rappresentanti dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, con loro anche i sostituti procuratori di Marsala Giuseppe Lisella e Diego Sebastiani, il magistrato di Sorveglianza di Trapani Andrea Fallo, il giudice del tribunale di Trapani Gaspare Sammartano, e Salvatore Inguì assistente sociale giustizia minorile.
“Aderendo all’iniziativa indetta dall’osservatorio carcere dell’UCPI “ristretti in agosto” per mostrare la vicinanza ai detenuti e sensibilizzare e sollecitare l’opinione pubblica, la politica, il mondo dell’informazione a mettere in campo azioni più opportune per riportare il carcere dentro i confini della legalità costituzionale, oltre che tutelare la dignità, sistematicamente calpestata, di tutti i detenuti e dei detenenti. Quanto rilevato suscita profonda preoccupazione” ha sottolineato il presidente della Camera penale di Marsala, l’avvocato Francesca Frusteri.
E poi ha continuato: “La struttura penitenziaria versa in uno stato di grave e cronico deterioramento, con evidenti carenze strutturali, ambienti fatiscenti, infiltrazioni, servizi igienici inadeguati e celle spesso inadatte ad accogliere i detenuti in condizioni dignitose. Si registra un preoccupante sovraffollamento, con un numero di detenuti superiore alla capienza regolamentare, in aperta violazione dei principi sanciti dalla Costituzione e dalle convenzioni internazionali. Tale condizione acuisce la tensione interna e compromette ogni tentativo di attuare percorsi rieducativi efficaci. Dal punto di vista sanitario, si rilevano gravi inefficienze e ritardi nell’erogazione delle cure, con carenze di personale medico, discontinuità nell’assistenza e insufficienza di farmaci e dispositivi fondamentali per garantire la salute dei detenuti”.
Altra criticità evidenziata dalla delegazione la situazione del personale di Polizia penitenziaria “Non meno allarmante è la situazione del personale di Polizia Penitenziaria, costretto ad operare in condizioni di estrema difficoltà, in palese sottorganico, con turni massacranti e in mancanza del supporto necessario per garantire sicurezza e legalità all’interno dell’istituto”.
“La Camera Penale di Marsala, nel ribadire il proprio impegno nella difesa dei diritti delle persone detenute e nel monitoraggio delle condizioni carcerarie, richiama con forza l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla necessità non più rinviabile di un intervento immediato e strutturale. La privazione della libertà personale non può mai tradursi in un abbassamento della soglia di dignità umana. Un carcere che non rispetta i diritti fondamentali non è solo una ferita allo Stato di diritto, ma un vulnus alla coscienza civile di un Paese che voglia dirsi democratico” così ha concluso l’avvocato Frusteri.
L’altra delegazione di visitatori era composta da: Gaspare D’Aguanno (Sappe), Manlio Pisciotta (Sinappe), Fausto Caruso (Osapp), Vito La Torre (Uil), Arcangelo Poma (Uspp) e Dario Schifano (Fns Cisl).
Anche loro hanno ancora una volta fatto appello alle istituzioni, a cominciare dal Dap al Governo perchè vengano a constatare qual’è la situazione all’interno del penitenziario. “Che le autorità ci diano una mano affinchè arrivi il personale al momento costretto ad operare in condizioni di estrema difficoltà, sottorganico, con turni massacranti – hanno detto. Che si metta mano alle infrattuture dove ormai è impossibile lavorare”. Richieste queste che da anni sentiamo dalle loro voci ma che sembra invece rimanere inascoltate da chi di dovere.
Alla fine della visita i rappresentati delle sei sigle sindacali hanno consegnato al prefetto Daniela Lupo accompagnandole con foto e video, le loro richieste.