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Capitale italiana dell'arte contemporanea, Scarpinato: "Gibellina finalista conferma Sicilia meta attrattiva"

14 Ottobre 2024 12:39, di Redazione
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Erano 23 le candidature presentate, in giuria cinque esperti

Gibellina - La città del Belice è tra le 5 finaliste per il titolo di Capitale italiana dell'arte contemporanea. C’è anche Gibellina infatti nella short list per il titolo di Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2026. Si tratta di un’iniziativa di recente istituzione che punta a sostenere economicamente i progetti organici di valorizzazione e rilancio dell’arte contemporanea presentati dalle città partecipanti. Partendo dalle 23 candidature presentate in estate, la giuria di cinque esperti indipendenti presieduta dalla collezionista e mecenate Patrizia Sandretto Re Rebaudengo ha indicato come progetti finalisti quelli di Carrara, Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi. Durante la fase di valutazione, i giurati hanno tenuto conto del valore complessivo di ogni proposta, valutando l’impatto di numerosi parametri, come innovazione, prestigio e capacità di promuovere l’arte contemporanea, nell’ambito delle attività culturali indicate in ciascun dossier. Il nome della vincitrice verrà reso noto il 30 ottobre.

Soddisfazione per questa candidatura viene espressa dall'assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato.  «Desidero esprimere la più sentita vicinanza oltre che un plauso per la candidatura di Gibellina a Capitale italiana dell'arte contemporanea. Il fatto che la città sia tra le cinque finaliste ci riempie di orgoglio e testimonia l'attrattività culturale dell’Isola, impegnata sempre di più nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico e storico». E poi continua «Gibellina, con la sua storia di rinascita, è un esempio virtuoso di come il dolore e la distruzione possano trasformarsi in bellezza e riscatto, diventando simbolo di un’identità culturale forte e proiettata nel futuro - aggiunge Scarpinato - Questo traguardo è motivo di grande soddisfazione e incoraggia la Sicilia a proseguire lungo il cammino della promozione dei suoi beni culturali».

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