Bonino-Petrov, pianoforte con passione
Gian Maria Bonino e Todor Petrov sono stati protagonisti del concerto andato in scena ieri pomeriggio all'auditorium Santa Chiara per il cartellone de...
Gian Maria Bonino e Todor Petrov sono stati protagonisti del concerto andato in scena ieri pomeriggio all'auditorium Santa Chiara per il cartellone degli Amici della Musica di Trapani. Pregevole il repertorio proposto dai due musicisti che hanno spaziato dalla Sonata KV448 in re maggiore di Mozart all'Andante con variazioni di Schumann per concludere con la poco nota, ma decisamente affascinante, Sinfonia Dante di Liszt. Una scelta, quella di proporre al pubblico un concerto per due pianoforti, in controtendenza con il declinare - come ci ha raccontato il maestro Petrov - di questa tradizione, dovuto soprattutto alla non sempre facile disponibilità di interpreti disposti a lavorare in coppia e anche al ridursi delle risorse economiche a disposizione degli organizzatori. Petrov, uscito dall'Accademia musicale di Sofia, si è esibito come solista e anche con orchestre prestigiose in giro per il mondo, così come il piemontese Gian Maria Bonino che vanta al suo attivo collaborazioni con i Virtuosen dei Berliner Philarmoniker. Due personalità differenti, che si manifestano già dai primi momenti del nostro incontro - più esuberante nel caso del maestro Petrov, più misurata quella di Bonino - dal cui connubio artistico è venuto fuori un concerto ampiamente apprezzato dal pubblico degli "Amici". Petrov, che da alcuni anni vive in Tunisia, ci ha parlato della sua passione per le ricerche storiche. "Ho recuperato e restaurato, strappandoli all'oblio, una serie di manoscritti musicali di compositori italiani e stranieri frugando negli archivi in giro per il mondo - racconta entusiasta - tra cui anche due opere di Beethoven". Con il maestro Bonino abbiamo affrontato la questione dei luoghi e delle risorse destinate alla musica nel nostro Paese. "In Italia le risorse a disposizione sono diminuite - conferma - ma questo non vuol dire che non si possa continuare a proporre spettacoli di qualità . Sarebbe necessario, inoltre, snellire certi adempimenti burocratici che in alcuni casi ci tagliano le gambe". La riflessione, condivisa da Bonino e Petrov, si è spostata anche sulla necessità di rimodulare i luoghi dove si fa musica per renderli maggiormente fruibili in tempi di ristrettezze economiche. "E' diventato difficile tenere aperti certi auditorium, certi teatri, perchè le spese sono enormi e le risorse non sono più quelle di una volta". Inevitabile la domanda su Trapani e sull'assenza, nella nostra città , di un teatro e di spazi idonei in cui ospitare la musica. "Nella vostra città , come in tante altre in giro per il mondo che ho avuto modo di visitare - commenta Bonino, mentre Petrov annuisce -  i contenitori ci sarebbero già , non c'è necessità di costruire, per forza, qualcosa di nuovo. Il problema è sapere rivalutare e attrezzare nel modo giusto questi spazi. Questo avrebbe ricadute non solo sul clima culturale della città ma costituirebbe un'occasione in più per i turisti per visitare Trapani. Si parla tanto di realizzare un teatro  - prosegue Bonino - ma, a mio avviso, prima del teatro bisognerebbe costruire un'orchestra, creare occasioni, progetti, movimento. A chi servirebbe un contenitore - magari ben fatto - destinato a restare vuoto?". Bella domanda.
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