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Bersaglieri, 177 anni e... Non dimostrarli!

18 Giugno 2013 12:47, di Redazione
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Ricorre oggi l'anniversario di fondazione dei Bersaglieri, nati, con brevetto del re Carlo Alberto di Savoia, il 18 giugno 1836, su proposta dell'allo...

Ricorre oggi l'anniversario di fondazione dei Bersaglieri, nati, con brevetto del re Carlo Alberto di Savoia, il 18 giugno 1836, su proposta dell'allora capitano del Reggimento Guardie Alessandro La Marmora. Il compito assegnato alla nuova specialità dell'Esercito prevedeva le tipiche funzioni della fanteria leggera ma si caratterizzava, nelle intenzioni del suo fondatore, per la velocità di esecuzione dei compiti affidati e per la versatilità d'impiego, qualità, queste, rimaste inalterate nel tempo e di cui i "fanti piumati" di ogni tempo vanno orgogliosi. Immediatamente riconoscibili, anche ai profani di cose militari, per il caratteristico copricapo, la "vaira", ornato di piume fluenti, i Bersaglieri passano sempre di corsa al suono della loro "Fanfara". Proprio l'atto costitutivo del 18 giugno 1836 stabiliva, infatti, che per ogni Compagnia vi fossero tredici trombette ed un caporale trombettiere. "Obbedienza rispetto, conoscenza assoluta della propria arma, molto addestramento, ginnastica di ogni genere sino alla frenesia, cameratismo, sentimento della famiglia, rispetto alle leggi ed onore al Capo dello Stato, onore alla Patria, fiducia in se stessi sino alla presunzione" sono i "comandamenti" che "papà" La Marmora ha lasciato in dote ai suoi Bersaglieri, protagonisti, nel passato, su tanti campi di battaglia dove hanno pagato un alto tributo di sangue per difendere la Patria e gli ideali e, oggi, nelle numerose missioni di pace all'estero insieme ai componenti delle altre Forze armate. Recentissimo, in questo senso, purtroppo, il sacrificio del capitano Giuseppe La Rosa, 53° soldato italiano ucciso, in un attentato, in Afghanistan. Attualmente i Reggimenti Bersaglieri sono sei e le loro bandiere sono decorate con dodici medaglie d'oro, undici medaglie d'argento, ventotto medaglie di bronzo al valor militare e nove croci di cavaliere dell'Ordine Militare Italiano. L'anniversario della costituzione del Corpo è stato ricordato oggi anche alla caserma "Giannettino", casa del 6° Reggimento Bersaglieri. Il comandante, colonnello Mauro Sindoni, ha voluto rivolgere un breve discorso ai militari presenti: "Oggi il Reggimento è polverizzato in varie attività addestrative e operative in Italia e all'estero - ha esordito - ma desidero, comunque, riunire idealmente tutti coloro che corrono dietro la bandiera del Reggimento, sorretti dall'entusiasmo delle piume e dalla convinzione di essere esempio positivo per la Patria". "La consapevolezza che i valori che ci hanno trasmesso 177 anni di storia albergano nei nostri cuori - ha continuato Sindoni - corroborati dall'impegno e rinnovati di giorno in giorno, fa apparire i gravosi impegni di questo periodo più lievi e ci predispone con fiducia verso quelli che ci attendono in futuro". "A tutti noi, un augurio di un esaltante futuro, degno della gloria che il Corpo cui apparteniamo ha saputo meritarsi in passato scrivendo pagine di storia - ha concluso il comandante - sublimi non solo per le gesta epiche dei nostri eroi conosciuti ma anche per quelle di umanità e slancio di Bersaglieri che non sono forse passati alla storia ma che hanno saputo vivere con eroismo il loro sacrificio quotidiano. Viva l'Italia, viva il Corpo dei Bersaglieri, viva il 6° Reggimento!".

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