Caltanissetta
Banca Monte dei Paschi di Siena condannata, dovrà risarcire oltre 2,7 milioni
Riguardava un illegittimo protesto elevato ai danni di una società nissena riferito al mese di settembre 2020 e relativo ad una cambiale di appena 2.600 euro
Redazione18 Febbraio 2025 - Cronaca
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    Calatanissetta – Il Tribunale di Caltanissetta ha condannato la Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a. a corrispondere una somma pari a 2.759.889,59 di euro, in favore di una società del nisseno che, all’epoca dell’instaurazione del giudizio operava nel settore delle pulizie industriali.

    La condanna è stata pronunciata a risarcire i danni occorsi alla società a causa di un illegittimo protesto elevato ai danni della società, nel mese di settembre 2020, e relativo ad una cambiale di appena 2.600 euro, domiciliata presso la Filiale MPS di Caltanissetta che aveva provveduto a far protestare la società, nonostante alla data fissata per la scadenza della cambiale, la società correntista detenesse sul proprio conto corrente circa 200 mila euro.

    L’ingiusto protesto aveva comportato la perdita, da parte della società nissena, di un appalto bandito dall’Asl di Napoli dal valore pari ad oltre centododici milioni di euro, di cui la stessa era già risultata aggiudicataria unitamente ad altra società, con cui aveva costituito un R.T.I.. A causa del protesto, quest’ultima non era riuscita ad ottenere il rilascio, da parte del ceto bancario ed assicurativo, di una fideiussione di considerevole valore, che era stata richiesta dalla stazione appaltante, a pena di decadenza dalla commessa. E così, la società nissena era stata estromessa dall’appalto che è integralmente rimasto in capo all’altra componente del R.T.I. in precedenza costituito.

    Ritendo ingiusto il danno patito come conseguenza dell’illegittimo protesto, la società si è rivolta allo “Studio Legalit Avvocati Associati”, avvocati Giovanni Puntarello e Sabrina Causa, per ottenere il risarcimento del pregiudizio economico patito.

    Secondo le tesi prospettate in giudizio dagli avv.ti Puntarello e Causa, “la levata del protesto in oggetto risultava imputabile alla summenzionata Banca, che, alla data di scadenza della cambiale, non aveva provveduto al relativo pagamento, pur essendo onerata a processarlo e ad eseguirlo direttamente. Un simile onere, sempre in base a quanto sostenuto dai detti legali, gravava sulla Banca, in quanto titolare di apposito mandato di pagamento, come comprovato tanto dalla domiciliazione della cambiale, quanto dalla circostanza che, sul conto corrente detenuto dalla società nissena presso la Filiale MPS di Caltanissetta, fosse presente una considerevole provvista”.

    La tesi era stata poi sposata nella fase decisionale del giudizio, dalla curatela della liquidazione giudiziale della società in questione, in persona degli Avv.ti Francesco Costa e Fabio Giorgio che hanno aderito alle difese degli Avv.ti Giovanni Puntarello e Sabrina Causa, pienamente condivise anche dal Tribunale di Caltanissetta che, in considerazione di ciò, ha condannato MPS al pagamento di un risarcimento di quasi tre milioni di euro.

    In particolare, il Tribunale di Caltanissetta ha condiviso l’intera prospettazione degli Avv.ti  Puntarello e Causa, ritenendo di accordare il risarcimento dei danni patrimoniali subiti dalla società del nisseno, liquidati in una misura corrispondente al 5 per cento del valore dall’appalto in questione.

     




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