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Baluarte 2014: Ascanio Celestini racconta “Il piccolo paese”

14 Gennaio 2014 09:16, di Niki Mazzara
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Continua la rassegna artistica del Baluardo Velasco a Marsala dove, sabato al Teatro Comunale di Marsala “E. Sollima” Ascanio Celestini racconta “Il p...

Continua la rassegna artistica del Baluardo Velasco a Marsala dove, sabato al Teatro Comunale di Marsala “E. Sollima” Ascanio Celestini racconta “Il piccolo paese”. Celestini è un eclettico per eccellenza, attore, registam scrittore. Come attore è stato protagonista di tanti lavori da “Radio Clandestina” sull'eccidio delle Fosse Ardeatine, e “Cecafumo”, sulla fiaba e poi ancora “Fabbrica” e nel 2006 “Appunti per una lotta di classe”. Con la casa cinematografica Fandango ha girato i documentari “Senza Paura, storie e musiche di lavoratori notturni”, e “Parole sante”. Autore radiofonico, per Radio 3 ha scritto e interpretato diverse trasmissioni, tra cui "Bella Ciao" sul tema del lavoro e della Resistenza. Tra le pubblicazioni Einaudi: “Storie di uno scemo di guerra” e “ Io cammino in fila indiana”. A Marsala sabato Ascanio Celestini proporrà i suoi racconti de “Il Piccolo Paese”, “un concerto di parole che mette a nudo i paradossi del Belpaese attraverso racconti e fiabe, perché, come diceva Italo Calvino, “le fiabe sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna”. Celestini, presentando il suo lavoro, dà del nostro paese questa visione. “Ègrottesco, surreale. Un paese metaforico. Le mie sono fiabe moderne che raccontano un posto che somiglia molto a quello in cui viviamo. Un luogo fatto di paradossi. C'è un maestro che dà lezioni di razzismo in classe. E c'è un piccolo governo che cerca di affrontare l'emergenza come una grande epidemia. Èla metafora non solo dell'Italia, ma del modo di vivere occidentale. Nei miei racconti” continua Celestini “cerco di mettere insieme le parole e non i fatti. Certe volte non accade niente. Un meccanismo che si inceppa è l’unico avvenimento. Spesso i personaggi non hanno nome e le relazioni arrivano quasi ad azzerarsi. Ci sono le parole che diventano semplici come rotelle di un ingranaggio, come chiodi che tengono insieme dei pezzi di legno. I racconti del Piccolo Paese sono microstorie che iniziano e finiscono in pochi minuti, una specie di concept album dove canzoni diverse raccontano un unico luogo. Qualcuna proviene dalla tradizione popolare, ma tutte hanno in comune l’improvvisazione. Per questo in “Il Piccolo Paese” scelgo di salire in scena senza copione e scaletta”.

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