Assemblea Regionale Sicliana, ok, il prezzo è giusto.
Palermo, 28 gennaio 2011- A chi dice che i novanta deputati regionali siciliani poco lavorano e poco fanno per abbassare i costi in Sicilia questi ris...
Palermo, 28 gennaio 2011- A chi dice che i novanta deputati regionali siciliani poco lavorano e poco fanno per abbassare i costi in Sicilia questi rispondono, smentendoli, con i fatti. Da febbraio scendono i prezzi al bar ed al ristorante dell'Assemblea, dimostrando che si può fare. I novanta ospiti di Palazzo dei Normanni e la corte di impiegati che vi opera, , secondo quanto riferisce Repubblica,tra qualche giorno godranno dei benefici previsti dal nuovo listino prezzi che, ecco il frutto del certosino lavoro dei deputati regionali, sarà inferiore di circa il 18 per cento di quello, già ridotto, attuale. Ecco quindi che a fronte del costo "esterno" di un euro per il caffé, a Palazzo dei Normanni si scende e dagli attuali 40 centesimi si passa a 36 centesimi. Chi invece è più sofisticato e gradisce un cappuccino, sconto anche per lui: da 0,75 centesimi a 0,62. Ma si sa, oltre alla colazione, i novanta nostri rappresentantiì, durante le loro dure giornate di lavoro, debbono pranzare. Andare fuori? Perdita di tempo, meglio restare in zona perché, si sa, il lavoro non finisce mai. Ecco quindi tutti seduti nell'accoglienete sala ristorante di quello che fu il palazzo di Federico II, con tanto di tovagliato di qualità , consumare un frugale pasto, dal costo, esorbitante, di otto euro. Dall'antipasto alla frutta. Se vuoi bevanda e pane, allora caccia fuori un altro euro. Costi che sono in concorrenza con la mensa, non troppo distante, universitaria di Santi Romano, dove si mangia peggio e si paga a volte la stessa somma. Ma lì, a consumare il pasto, non è chi deve decidere dei destini della nostra Sicilia, sono studenti rotti a tutte le pietanze,che si ingozzano magari di pizze, patatine, arancine, hamburger e schifezze varie. Vuoi mettere un bel antipasto all'italiana (1,21 euro), o un bel piatto di spaghetti alle vongole (1,85), con una bella frittura di triglie (2,78), con un contorno (0,93) per chiudere con una macedonia di frutta (1,13 euro).. Occorre risparmiare, mica come quegli spreconi del Senato, a cui l'Ars fa rimerimento quando si parla di trattamento economico e giuridico, dove un pranzo arriva all'esorbitante costo di 12 euro. E a chi fa sarcasmo, gli uffici preposti all'amministrazione dell' Ars fanno sapere che la Hassio, cooperativa di Serradifalco, che si è aggiudicata il servizio, che già lo gestiva, introiterà circa 125 mila euro meno all'anno, visto che l'Ars versa alla società un importo uguale a quello previsto nel listino prezzi. Un risparmio necessario, alla luce del taglio di stipendio che gli onorevoli hanno attuato dopo l'approvazione dei decreti attuativi della manovra di contenimento dei costi in linea con quanto attuato dal Senato( toh, rieccolo), a Roma. Ma nel gioco delle tre carte, tale taglio (poco più di 500 euro mensili), non si avvertirà visto che nel frattempo, scrive sempre Repubblica, è scattato l'incremento annuale dello stipendio previsto per i senatori e che negli ultimi due anni Palazzo dei Normanni non aveva varato. Ma qualcosa si deve incassare, visto che si è proceduto a tagliare del cinquanta per cento le indennità di trasporto per il presidente e del quaranta per gli altri componenti dell'Ufficio di presidenza. E poi ancora, arginare l'assalto della magistratura amministrativa visto che il Tar ha dato torto al senatore Salvo Fleres, che chiedeva il cumulo tra pensione dell'Ars e stipendio degli onorevoli nazionali. Tagli che colpiscono anche i dipendenti di Palazzo dei Normanni che si sono visti ridurre del 10 per cento gli stipendi superiori ai 150 mila euro e del 5 per cento quelli superiori a 90 mila euro. Un vero e proprio salasso. Ecco perché occorreva abbassare il costo della tazzina di caffé.
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