Trapani
Asacom, la questione è ancora aperta
Le dichiarazioni di Grazia Spada (Fratelli d’Italia) e Angela Grignano (RiGenerAzioni Europa Verde). Il punto di Calabrese (Anfass)
Rino Giacalone13 Novembre 2025 - Politica
  • grignano spadaPolitica

    Trapani – di Rino Giacalone – La Giunta comunale di Palazzo D’Alì, dopo il voto unanime del Consiglio comunale che ha aumentato con una variazione di bilancio, le risorse per l’assegnazione degli assistenti alla comunicazione per gli studenti diversamente abili delle scuole primarie e medie, ha fatto un ulteriore passo in avanti. Certamente in ritardo ma importante. Ci sono ancora spazi non garantiti, e su questo versante si spera che le sinergie politiche e amministrative che si sono create, proseguano nel dare risultati positivi.

    La realtà è drammatica

    Non a tutti gli studenti è garantita l’assistenza e a chi è garantita non sempre è sufficiente nelle ore assegnate. Tradotto: ci sono soggetti che restano esclusi, non rientrando nelle fasce di disabilità riconosciute, e quelli inclusi talvolta non hanno garantita l’assistenza per intero rispetto alle necessità di studio e apprendimento. Dentro le classi a tutti gli studenti deve essere garantita istruzione identica, ma c’è chi non per colpa sua, resta indietro.

    Abbiamo parlato di sinergie. In Consiglio comunale a Trapani maggioranza e minoranza hanno saputo alla fine dialogare, e merito di questo va riconosciuta a due esponenti, forse non a caso due donne, Angela Grignano e Grazia Spada. La prima in maggioranza con il gruppo RiGenerAzioni Europa Verde, la seconda facente parte dell’opposizione con il gruppo Fratelli d’Italia. Loro hanno spianato il lavoro della Giunta, nelle mani di un’altra donna, l’assessore alla Pubblica Istruzione Giulia Passalacqua. A completare il lavoro di questa rete, l’Anfass, diretta da Basilio Calabrese. Noi li abbiamo ascoltati.

    Grazia Spada

    “Un risultato che considero particolarmente significativo – dice Grazia Spada – poiché questo atto è stato da me fortemente voluto e presentato insieme al gruppo Fratelli d’Italia e ai colleghi dell’opposizione, successivamente condiviso e sostenuto dalla maggioranza consiliare. Un segnale importante di coesione e di responsabilità istituzionale, che dimostra come il dialogo costruttivo possa generare risultati concreti nell’interesse della comunità. Si tratta di un segnale di maturità politica e di sensibilità collettiva, che conferma l’impegno di tutte le forze consiliari nel tutelare i diritti delle persone con disabilità e nel promuovere un sistema scolastico realmente inclusivo. L’atto di indirizzo intende sollecitare l’Amministrazione comunale a un maggiore coinvolgimento economico e istituzionale dello Stato e della Regione Siciliana, al fine di garantire un incremento dei fondi statali destinati al servizio ASACOM. L’obiettivo è assicurare che l’erogazione delle ore di assistenza all’autonomia e alla comunicazione avvenga senza alcuna forma di discriminazione, nel pieno rispetto di quanto previsto dal comma 1 e dal comma 3 dell’art. 3 della Legge 104/1992 e in coerenza con i rispettivi Piani Educativi Individualizzati (PEI). Mi auguro vivamente che con quest’atto si sgombri il campo dalle sbavature, per usare un eufemismo, sentite dal sindaco Tranchida e una seria prospettiva di uguaglianza ed inclusione. L’approvazione unanime di questo atto rappresenta un passo importante verso una scuola e una società più inclusive, fondate sulla collaborazione istituzionale, sul senso di responsabilità e sulla volontà comune di garantire pari dignità e pari opportunità a tutti”.

    Angela Grignano

    “Abbiamo ritenuto opportuno unire le forze e lavorare a un documento condiviso – commenta Angela Grignano – capace di rappresentare l’impegno sia della maggioranza che dell’opposizione. È stato giusto che alla fine l’atto venisse presentato dalla consigliera Spada, in quanto insegnante e persona quotidianamente impegnata nel mondo della scuola. Da parte mia, ho cercato di favorire un dialogo e una mediazione, e sono felice che sa prevalso il buon senso e la collaborazione.
    Il tema resta complesso e richiede attenzione continua – prosegue Grignano – Stato e Regione devono assumersi la responsabilità di garantire e sostenere in modo stabile il servizio ASACOM, perché i Comuni non possono più farsi carico in maniera così pesante di un impegno tanto necessario quanto oneroso.

    L’assessore all’Istruzione Giulia Passalacqua

    Lo ha spiegato chiaramente anche l’assessora all’Istruzione Giulia Passalacqua, che in Consiglio — da insegnante oltre che da amministratrice — ha illustrato le difficoltà concrete dell’Ente nel coprire interamente i costi del servizio e le azioni che l’Amministrazione ha già intrapreso per garantirne la continuità. Gli operatori meritano stabilità e riconoscimento per il ruolo prezioso che svolgono ogni giorno accanto agli studenti con disabilità. Riconosco che non vi è alcun intento da parte dell’Amministrazione di ridurre o negare risorse a questi bambini, ma piuttosto la volontà di assicurare equità e trasparenza nel garantire a tutti un servizio dovuto, ottimizzando al massimo le risorse disponibili. Una nota dolente riguarda il clima teso che si è respirato in Aula nella precedente seduta, quando la variazione di bilancio da 60.000 euro destinata all’ASACOM non è stata votata per incomprensioni e tensioni politiche. Ritengo che, in momenti come questi, maggioranza e opposizione dovrebbero saper mettere da parte i contenziosi per garantire il bene comune. Sono comunque soddisfatta che l’indomani la variazione sia stata approvata e che l’intero Consiglio abbia sottoscritto l’ordine del giorno. Mi auguro che, in futuro, si possa lavorare insieme — senza colori politici e con un clima più sereno — su tutte le battaglie che riguardano i cittadini e, in particolare, i più fragili. C’è ancora tanto da fare”.

    E proprio sul “tanto da fare” che la consigliera Grazia Spada evidenzia quello che non funziona. “Bene che con la delibera di Giunta n. 448l’Amministrazione comunale abbia finalmente deciso di ripristinare le ore di assistenza ASACOM per gli alunni rientranti nell’art. 3, comma 3 della legge 104. Tuttavia, non posso tacere la profonda amarezza per l’ennesima esclusione dei bambini riconosciuti ai sensi del comma 1, che ancora oggi devono lottare per un diritto che dovrebbe essere loro garantito per legge. È inspiegabile come questa Amministrazione continui a ostinarsi a non riconoscere pienamente un diritto fondamentale, pur proclamando nei propri comunicati la volontà di “assicurare una reale inclusione e il diritto allo studio, con una visione attenta alle esigenze dell’alunno”. Mi domando: quali sono, per loro, queste reali esigenze, se poi nella pratica si limitano a tagliare, ritardare e subordinare tutto a cavilli burocratici e a presunti vincoli di bilancio? Non basta appellarsi ai ritardi amministrativi o alla necessità di “ottimizzare le risorse disponibili”: il diritto allo studio e all’inclusione non è un lusso, ma un obbligo costituzionale e morale. Se oggi il servizio viene riattivato, è solo grazie alla tenacia delle famiglie, ai ricorsi presentati, alle sollecitazioni in Consiglio comunale e alla pressione costante del gruppo Fratelli d’Italia. Il Sindaco e la Giunta dovrebbero avere il coraggio di ammettere che questa è una vittoria dei genitori, non dell’Amministrazione. Inoltre – dice Spada – lascia perplessi la parte della delibera in cui si subordina l’erogazione delle ore “alla verifica formale della regolarità dei PEI, comprensivi dei pareri ASP”. Mi chiedo chi effettuerà concretamente questa verifica: gli assistenti sociali comunali, che in molti casi non hanno partecipato alla stesura del progetto di vita e non conoscono la quotidianità scolastica del bambino? Dovremo forse inviare anche una nota ai dirigenti scolastici per richiedere i PEI, per “verificare se sono stati fatti bene”, come ha affermato il sindaco? Ancora una volta si rischia di trasformare un atto di inclusione in un ulteriore ostacolo burocratico, con effetti devastanti sui tempi e sulla qualità del servizio. È tempo che l’Amministrazione smetta di nascondersi dietro le parole e cominci ad assumersi le proprie responsabilità politiche. L’inclusione non si proclama nei comunicati stampa: si pratica, si finanzia e si rispetta”.

    Basilio Calabrese Anfass

    basilio calabrese

    La sintesi la offre Basilio Calabrese dell’Anfass. “Esprimo soddisfazione a metà per il pieno ripristino delle ore di sostegno previste nei Piani Educativi Individualizzati (PEI) degli alunni con disabilità riconosciuti ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104/1992, è un risultato che ci soddisfa da una parte ma dall’altra ci mette dell’amaro in bocca, perché si arriva a questo risultato dopo aver fatto tavoli tecnici, tavoli di confronto, consiglio comunale straordinario aperto, soltanto e semplicemente per aver riconosciuto un diritto sacro santo per i discenti con disabilità. Personalmente non trionferei, non metterei bandierine di nessun tipo, rimane sempre una sconfitta per l’intera comunità. Ancora ad oggi, arrivano segnalazioni di vario genere, che nei GLO vengono convocate figure non previste dalla norma vigente, e, siamo dovuti intervenire prontamente presso alcuni istituti scolastici nel richiamare il rispetto della norna che ne regola e individua i giusti componenti che fanno parte del GLO. Siamo ben lontani da una vera svolta culturale forse abbiamo imboccato la strada giusta ma ancora siamo lontani dal traguardo“.

    Dicevamo “lavoro di una rete”. Ne manca qualcuno. Il mondo della scuola per certi versi presenta aspetti di chi non ha ben compreso i ruoli. La dirigenza scolastica deve sapere trasferire all’ente locale le necessità, senza subire “incitamenti” a decurtare le ore, per esempio. Ci sono famiglie che così si sono rivolti a noi, cronisti, raccontando le vicissitudini. Ma c’è anche l’aspetto dell’Asp e di quegli enti che non riconoscono adeguatamente le disabilità. Stiamo parlando dei problemi di una popolazione scolastica che solo a Trapani comprende circa 200 ragazzi diversamente abili. Quasi altrettanto ad Erice e complessivamente nel circondario dell’hinterland trapanese. Ci sono Comuni che hanno finanziato le ore tagliando alcune spese, anche quelle relative alle indennità per i pubblici amministratori, o anche feste e festini rionali, altri sono rimasti in attesa degli obbligatori trasferimenti da Stato e Regione. Ma quando si parla di attese, bisogna immedesimarsi negli studenti e nelle loro famiglie che attendono, pagando il vero prezzo di questa triste situazione.

    “Auspichiamo in una rapida risoluzione – dice Calabrese – altrimenti ci vedremo costretti in agire nelle sedi opportune. Il risultato conferma che l’associazione aveva agito nel pieno rispetto della normativa vigente, tutelando il diritto allo studio e all’inclusione scolastica di ogni studente con disabilità, come previsto dalla Legge 104/1992, dal Decreto Legislativo 66/2017 e dal Decreto Interministeriale 182/2020, in armonia con i principi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. È una vittoria del buon senso e della legalità perché riafferma che il diritto all’inclusione non è una concessione, ma un dovere sancito dalle leggi nazionali e internazionali. Il nostro impegno è sempre stato quello di far rispettare la dignità e i diritti delle persone con disabilità, dialogando con le istituzioni e richiamandole al rispetto delle norme. La riduzione arbitraria delle ore di sostegno costituisce una violazione dei diritti fondamentali e che il PEI, elaborato dal Gruppo di Lavoro Operativo (GLO), deve sempre essere costruito in modo partecipato, sulla base dei reali bisogni educativi, funzionali e sociali della persona”.

    Sul tema abbiamo deciso come giornale di aprire un dibattito. Un confronto. Faremo parlare gli addetti, gli specialisti, ma siamo pronti a raccogliere la voce delle persone, di questi studenti delle loro famiglie. Chiuderemo la porta in faccia alle strumentalizzazioni. Avvertiamo che c’è chi pensa a fare propaganda per interessi inqualificabili dinanzi alla problematica.
    Basta scrivere alla nostra casella di posta elettronica info@trapanioggi.it

    Attendiamo quindi contributi sperando presto di poter scrivere che questa emergenza è davvero rientrata

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