Arriva Rutelli
Trapani, 4 dicembre 2010- In vista del convegno di questo pomeriggio a Palermo al «Teatro Metropolitan» dove è in programma un convegno del movimento...
Trapani, 4 dicembre 2010- In vista del convegno di questo pomeriggio a Palermo al «Teatro Metropolitan» dove è in programma un convegno del movimento «Alleanza per l’Italia»Â alla presenza del fondatore Francesco Rutelli, il deputato regionale trapanese Pio Del Giudice ha anticipato il contenuto del suo intervento alla convention. «In Sicilia il consolidamento dell’area di centro cammina di pari passo ad un faticoso processo di cambiamento che sta scardinando i santuari della politica clientelare, attraverso l’attuazione di importanti riforme, e penso alla Sanità , che hanno consentito di recuperare milioni di euro di sprechi e di costruire una nuovo modello di assistenza sanitaria sottraendola all’intermediazione di interessi più o meno leciti. Come in tutti i cambiamenti, non mancano gli ostacoli. E come in tutti i processi di cambiamento, c’è chi difende il vecchio perché nel vecchio sguazza la politica del do ut des, delle clientele, degli affari. Ma la Sicilia oggi ha bisogno di questo, di riforme, di cambiamento, di innovazione, e non di una classe politica che si preoccupa solo della ricerca del consenso che in questi anni si è costruito sulla tutela, non sempre legittima, dell’interesse di pochi a scapito del benessere di tutti. Il consenso invece va cercato sulla capacità di attuare politiche che guardano agli interessi collettivi, senza preoccuparci delle sorti politiche personali. E’ questo, continua l’on. Lo Giudice, il discrimine tra fare politica e fare il professionista della politica. Quando la politica pensa a perpetuare se stessa, ha fallito la sua missione. La veloce evoluzione del quadro politico regionale e nazionale ha portato alla costituzione di nuovi soggetti politici e allo sgretolamento di alleanze all’apparenza inossidabili che hanno messo in crisi il bipolarismo. L’unica cosa certa però è il rafforzamento e consolidamento dell’area politica di centro, in cui confluiscono esperienze politiche con un comune denominatore: la ricerca di un quadro politico stabile, lo spirito riformatore delle proposte politiche e l’indicazione di obiettivi programmatici che riguardano il lavoro, il sostegno alla famiglia, gli incentivi alle imprese. Il centro è dunque oggi una credibile fucina di proposte politiche e programmatiche per la ripresa del paese. Non è un luogo di aggregazioni elettorali, ma uno spazio politico di straordinaria vitalità dove, conclude Lo Giudice, si esprime una proposta di Governo alternativa al patriarcato berlusconiano»
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