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Palermo | Politica

Arresto Lombardo. La Meloni: " Siamo noi la parte offesa".

11 Giugno 2022 06:24, di Redazione
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Gli avversari intanto attaccano.

Non sembra particolarmente agitato il centrodestra a conclusione della campagna elettorale, come se il caso Lombardo ( candidato al consiglio comunale di Palermo e arrestato ieri con l'accusa di chiedere voti alla mafia) non fosse particolarmente dannoso in vista delle elezioni. Roberto Lagalla condanna senza appello chi cerca il consenso in ambienti opachi ma è la leader Giorgia Meloni la più combattiva: " Questa persona, che io non conosco personalmente, non aveva alcuna ombra su di sè. Ha fatto una cosa che per me è intollerabile in campagna elettorale ed è giusto che sia stata arrestata. Ci stiamo già costituendo come parte lesa perchè impatta molto su di noi".

Se per Gianfranco Miccichè quel che è accaduto " ci danneggia, non comprometterà l'esito del voto e ciò che i palermitani hanno deciso di scegliere", per Eleonora Lo Curto, deputato regionale Udc, " la feccia mafiosa va dove incontra disponibilità a destra come a sinistra".

Il principale avversario di Lagalla, Franco Miceli, ha affermato: Lagalla salvaguardi la sua storia e ritiri la propria candidatura". Secondo il sottosegretario del M5S Giancarlo Cancelleri questo nuovo arresto dimostra inconfutabilmente che la coalizione di centrodestra presenta delle zone di opacità a causa della presenza di persone a cui sono state inflitte gravi condanne. Dal Pd sia il segretario regionale, Anthony Barbagallo che Francesco Boccia sono concordi nel ritenere questi episodi di una gravità inaudita perchè non rendono veramente liberi i candidati del centrodestra.

Non mancano le prese di posizione degli altri aspiranti sindaci. La Donato: " Un secondo arresto nelle liste del centrodestra è un pessimo segnale che conferma le ingerenze mafiose nel voto". Per Ferrandelli " non possiamo tornare ad anni bui, Palermo deve sapere di essere in buone mani". Particolarmente duro Claudio Fava: " Evidentemente il centrodestra pensa che i voti non abbiano odore e che quelli della mafia valgano doppio, Lagalla ha fatto bene a non andare al ricordo di Falcone, Palermo non lo merita come sindaco". In chiusura anche il sindaco uscente Orlando ha detto la sua: " Palermo non può tornare agli anni bui nei quali la mafia grazie alla cattiva politica governava la città".

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