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Castelvetrano | Cronaca

Arrestato il rapinatore "gentiluomo"

15 Maggio 2014 15:11, di Ornella Fulco
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Lo avevano soprannominato il "rapinatore gentiluomo” per i suoi modi garbati e perché era solito scegliere come obiettivi dei suoi colpi gli esercizi ...

Lo avevano soprannominato il "rapinatore gentiluomo” per i suoi modi garbati e perché era solito scegliere come obiettivi dei suoi colpi gli esercizi commerciali gestiti da donne. Con l’accusa di aver compiuto due rapine in due negozi di Castelvetrano, i Carabinieri della locale Compagnia hanno tratto in arresto A. A., castelvetranese di 37 anni, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Marsala su richiesta del Pubblico Ministero della Procura lilibetana. Le indagini, condotte dai militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno consentito di individuare l’autore della rapina commessa il 30 marzo 2013 ai danni della parruccheria “Emilia”, in piazza Diodoro Siculo, e il 22 aprile 2013 presso il supermercato Conad di via Caracci. Il 30 marzo, vigilia di Pasqua, pochi minuti dopo l’apertura mattutina, l’uomo, dopo aver fatto irruzione nel negozio, indossando passamontagna di lana e occhiali da sole, sotto la minaccia di una pistola, aveva chiesto di alla proprietaria, alla commessa e ad alcune clienti di consegnargli il portafogli. La donna aveva obiettato che, essendo appena iniziato la giornata lavorativa, non aveva contanti. In quell’occasione il rapinatore riuscì a portare via soltanto 20 euro sottratti ad una cliente e "promise" alla proprietaria che sarebbe ritornato più tardi a prendere l’incasso della giornata. Nella rapina al supermercato, invece, le cose per il rapinatore erano andate meglio visto che era riuscita a portare via un bottino di 450 euro. Ad incastrare A.A. sono state le immagini registrate da alcune telecamere di sorveglianza installate nei pressi dei negozi presi di mira. Gli investigatori hanno appurato che, prima di fare irruzione, il rapinatore effettuava ripetuti sopralluoghi a piedi o a bordo della sua auto, una Citroen Xsara Picasso di colore grigio. I militari dell’Arma, nel corso della perquisizione eseguita a casa e sulla vettura dell’uomo, hanno rinvenuto e sequestrato il giubbotto e la pistola “scacciacani”, priva del previsto tappo rosso, utilizzati nel corso delle rapine. Dopo le formalità di rito, A.A. è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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