Trapani
Archiviata la posizione dell’oncologo Filippo Zerilli. Il suo nome associato a quello di Matteo Messina Denaro.
La vicenda è relativa ad una visita presso l’UOC del Sant'Antonio Abate segnata 9 dicembre 2020
Redazione28 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Archiviazione oncologo Trapani ZerilliCronaca

    Trapani – Arriva l’archiviazione per  l’oncologo trapanese Filippo Zerilli primario del reparto di oncologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate del capoluogo. Zerilli era stato  indagato nel febbraio del 2023 nell’ambito dell’inchiesta sui favoreggiatori del boss castelvetranese.

    Per il medico ora, è arrivata l’archiviazione. Fin da subito l’oncologo con una nota personale aveva cercato di chiarire la sua posizione. “Non ho mai conosciuto Andrea Bonafede prima del suo ingresso in ospedale né ho avuto con lui contatti personali per fissare la visita oncologica”. Per l’accusa però Zerilli avrebbe sottoposto il boss ad alcuni esami legati alla sua malattia. Anche in questo caso come poi si scoprirà per altre visite e prescrizioni, Matteo Messina Denaro si sarebbe presentato con il falso nome di Andrea Bonafede.

    “Ho sempre esercitato la professione con scienza e coscienza – si era difeso l’oncologo – e non fa eccezione quanto accaduto in relazione al paziente Andrea Bonafede per il quale, il 3 dicembre 2020, in risposta a una richiesta di visita oncologica della Chirurgia di Mazara del Vallo, supportata da un referto istologico del laboratorio di Anatomia patologica dell’ospedale di Castelvetrano del 24 novembre 2020, è stata fissata all’Unità operativa che dirigo, segnata nell’agenda di reparto il 9 dicembre 2020. Non vi è altra documentazione, a mia conoscenza, dalla quale risulti la presenza del paziente Andrea Bonafede all’ospedale di Trapani”. Ora può tirare un sospiro di sollievo l’incubo è finito.




  • Altre Notizie
  • Altre Notizie di Cronaca