Trapani
Antonini, “accolgo l’invito di Safina”
Vertenza Pala Shark, si torna a parlare senza toni aspri
Rino Giacalone12 Agosto 2025 - Attualità
  • Valerio Antonini e Dario Safina in ritratti affiancatiAttualità

    Trapani – Nella tarda mattinata sulla scacchiera sono tornati a farsi vedere astuti giocatori. Da una parte il sindaco Tranchida che dopo avere fatto approvare una dichiarazione ufficiale alla Giunta ha trovato il suo alleato più vero, il dem Dario Safina, al quale, dall’altra parte, l’avversario patron Valerio Antonini ha subito riconosciuto il titolo di mediatore della vertenza. Tacciono i tecnici, delle due parti, che comunque confermano il loro appuntamento per il 19 agosto.

    La riunione in Prefettura

    Fino a questo momento il pomeriggio di questa Trapani accaldata non solo dal clima ferragostano sta trascorrendo in tranquillità. Anche perché un elemento è finito con il risultare da silenziatore di ogni cosa, la convocazione in prefettura per il 21 agosto del primo cittadino e del presidente degli Shark. La convocazione è firmata dal prefetto vicario Maria Baratta, ma l’input pare essere stato personale del prefetto Daniela Lupo assente per il momento dal Palazzo del Governo. Un incontro al quale sono stati invitati il questore Peritore e i comandanti di Carabinieri e Finanza, colonnelli Mauro Carrozzo e Costantino La Vecchia.

    La novità della giornata

    La novità è stata rappresentata dunque dal comunicato della Giunta di Palazzo D’Alì. Per la verità una Giunta (informale) allargata perché a Palazzo D’Alì c’era anche il massimo vertice di Palazzo Cavarretta, il presidente del Consiglio comunale Alberto Mazzeo: “si ribadisce, politicamente, con convinzione che i colori della maglia granata hanno diritto di cittadinanza sportiva all’interno del Pala Daidone. L’auspicio che il tavolo tecnico, aggiornato al 19 agosto, possa meglio definire le procedure giuridico-amministrative che, nel rispetto delle norme, possano, anche in maniera transattiva, addivenire a soluzioni atte ad assicurare alla squadra granata la permanenza nel suo naturale olimpo, sostenuta dal calore e dalla passione del pubblico trapanese. Invitiamo a non fare scelte affrettate, a moderare i toni, smorzare le polemiche ed a non alimentare tensioni che non fanno altro che turbare l’opinione pubblica ed alimentare ansie tra i tifosi e gli abbonati”.

    Il termine transattivo è improprio per normare la convenzione, riguarda aspetti economici che restano il nodo della questione: il Comune reclama il pagamento degli oneri agli Shark per l’utilizzo del Palazzetto dello Sport, la società cestistica pare che fino ad ora ha risposto affermando, nella sostanza, che non è tutto oro quello che luccica e che i due anni di campionato e il prossimo in arrivo hanno determinato spese, a cominciare da quelle relative ad attrezzare alla perfezione l’impianto, non comparabili con le entrate. Palazzo D’Alì non le manda a dire, prima di parlare di convenzione bisogna regolare i conti economici.

    La risposta di Antonini

    La risposta di Valerio Antonini non è di quelle paragonabili alle più recenti di ieri: “Sono sempre stato disponibile a venire incontro al Comune per uscire da questo disastro che hanno messo su – scrive – ma speriamo non sia l’ennesima presa in giro. Certamente hanno capito che qua si tratta di vita o di morte della società, e che in caso di insistenza andrò fino in fondo su tutti gli ambiti legali che la Legge mi mette a disposizione. Speriamo non ce ne sia mai bisogno”. Poi aggiunge: “Ringrazio sia il Prefetto che il Questore per la sensibilità dimostrata nell’interesse primario dell’ordine pubblico e nell’interesse della passione della Città; E Ringrazio quei professionisti che stanno mediando, cercando di far comprendere al Comune la gravità dei comportamenti che stanno avendo”.

    Il deputato Dario Safina

    Ed ecco che uno dei mediatori ci mette la faccia (gli altri sembrano essere l’assessore regionale Turano e il presidente Mazzeo). E’ l’on. Dario Safina che si propone per un faccia a faccia Tranchida -Antonini. ” In questi giorni a Trapani – scrive il deputato Pd – si discute molto della vicenda tra la Trapani Shark di Valerio Antonini e il Comune di Trapani. Da avvocato e amministratore della cosa pubblica, accolgo la proposta – giuntami in queste ore da più parti – di passare dalle parole ai fatti e mi permetto di offrire un semplice suggerimento per entrambi gli attori di questa vicenda, poi chiaramente ognuno faccia ciò che ritiene più opportuno. Partiamo dal presupposto che la vecchia convenzione non è più valida: era stata stipulata con una società dilettantistica, oggi trasformata in srl. Serve dunque una nuova convenzione, che tenga conto delle somme investite dalla società per l’ammodernamento del palazzetto e del valore di mercato del canone di affitto, determinato dal Comune. Il canone dovuto andrebbe scalato dalle spese anticipate dalla Trapani Shark, come già previsto in origine. Non servirebbero gare o bandi: in Italia esistono già casi analoghi, da Palermo a Milano, fino alla Dacia Arena di Udine. Così si tutelerebbe l’investimento della squadra e l’interesse del Comune a valorizzare un bene pubblico, nel pieno rispetto delle norme. Una soluzione semplice, legittima e nell’interesse di tutti”.

    La replica di Antonini

    Anche in questo caso Antonini replica, aderendo. Lo fa a suo modo, senza nascondere le critiche e stigmatizzare parole dette, ma dà il suo consenso: “E’ la soluzione che propongo invano da mesi. Se ora anche tu la proponi – dice il patron all’on. Safina – da parte mia nulla osta a procedere. Dimmi dove vedersi per farlo. Ma presenzia anche tu, che sei l’unico del gruppo dell’attuale Sindaco che ha buon senso e dimostra reale interesse alla comunità. Non si doveva arrivare alla vergogna di ieri e lo sai benissimo, dare dell’abusivo ad un imprenditore che ha investito decine di milioni e’ clamoroso. Ed allontana da Trapani chiunque voglia avvicinarsi per investire. E tu da persona con la testa sulle spalle lo sai benissimo”.

    Il sindaco Tranchida non ha fatto sentire la sua voce, se insomma questo incontro si terrà o meno, ma c’è da pensare che l’on. Safina questa cosa non se la sia tirata dalla manica senza essere certo della partecipazione dei due al proposto confronto. Almeno così vogliamo sperare

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