Vino: Alcamo, successo per wine week end

Alcamo, 9 dicembre 2009 -  Tornerà anche il prossimo anno “Wine Weekend, Vetrina dell’Alcamo Doc”, la rassegna dedicata al mondo del vino, alle sue suggestioni e sensazioni ed in particolare all’Alcamo Doc che si è chiusa domenica ad Alcamo. Alla luce del successo riscosso dalla prima edizione dell’evento, organizzato dal Comune di Alcamo in collaborazione con l’Associazione Strada del Vino Alcamo Doc e finanziato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana e dalla Provincia di Trapani, la rassegna sarà riproposta anche il prossimo anno nel mese di maggio. Soddisfatto il sindaco, Giacomo Scala, dell’iniziativa che “ha visto i produttori veri protagonisti della tre giorni e un successo di pubblico che ha superato le aspettative.” Sono state circa trenta le etichette protagoniste delle degustazioni guidate, nove le cantine partecipanti ai banchi d’assaggio, cento gli studenti che hanno partecipato al programma di Edu-kids, riservato all’intrattenimento dei più piccoli, dieci gli alberghi e i ristoranti convenzionati che hanno proposto menu tipici e circa cinquemila le persone che hanno affollato piazza Ciullo per il concerto dei Tinturia. Durante la tre giorni, in cui protagonista è stato l’affascinante mondo di Bacco, si sono svolti incontri tematici, degustazioni gratuite e visite guidate alle cantine più rappresentative del comprensorio. Secondo Vincenzo Cusumano, presidente dell’Associazione Strada del Vino Alcamo Doc, l’evento è stato “un ottimo esempio di sinergia tra diversi attori di un territorio grazie al coinvolgimento di produttori, artigiani, ristoratori, albergatori ma anche commercianti che hanno promosso la manifestazione attraverso le loro vetrine. Sarà questo il modello, risultato vincente, che sarà riproposto la prossima edizione e che ha messo in moto e animato l’intero comprensorio.” Ospite speciale della tre giorni è stata Adua Villa, sommelier e volto noto del programma “La prova del cuoco” che ha guidato i wine tasting tematici, insieme al giornalista enogastronomico Fabrizio Carrera.