Politica

Vicenda MegaService: il M5S chiede commissione parlamentare d'inchiesta

Un'interpellanza parlamentare è stata presentata, ieri, dai deputati del gruppo M5S all'Ars in merito alla vicenda MegaService, la società di propriet...

Ornella Fulco

Un'interpellanza parlamentare è stata presentata, ieri, dai deputati del gruppo M5S all'Ars in merito alla vicenda MegaService, la società di proprietà della Provincia regionale di Trapani che è stata posta in liquidazione per dissesto finanziario e i cui dipendenti sono rimasti, oltre che senza lavoro, anche in credito di diverse mensilità arretrate. Nel documento i grillini chiedono l'istituzione di una a commissione di inchiesta che faccia luce sulla gestione società di servizi per comprendere se vi siano stati o meno dolo o colpa grave nella sua gestione e nei successivi controlli da parte degli organismi preposti. "Considerato che le scelte attuate dall’ultimo presidente della Provincia regionale di Trapani e della sua giunta di esternalizzare i lavori edili ed i servizi di pulizia - si legge nell'interpellanza - hanno sottratto risorse alla Megaservice e la lentissima gestione delle procedure per l’accesso al sostegno al reddito da parte dei sindacati hanno creato disperazione nei lavoratori della stessa azienda" i parlamentari del Movimento 5 Stelle ripercorrono le diverse fasi che hanno caratterizzato la gestione della vicenda criticando la "scarsa attenzione del Commissario straordinario Darco Pellos sull’intera faccenda e il ruolo delle parti sociali incapaci di fronteggiare la complessità della vertenza", Nell'interpellanza si sottolinea, come già fatto dagli stessi lavoratori, che "la mancanza di tempestività ha di fatto esaurito le residue disponibilità economiche, di circa ottantamila euro, destinate dalla Provincia regionale di Trapani a far fronte ai propri debiti". "L’attuale situazione venutasi a creare - si legge ancora nel documento - porterà molti fornitori al recupero dei propri crediti mentre i dipendenti della Megaservice, creditori di una complessiva somma che si aggirerebbe intorno ai centocinquanta mila euro, resteranno, quasi certamente, senza la possibilità di riscossione dei propri decreti ingiuntivi nei confronti del soggetto debitore". L'interpellanza del M5S si sofferma su un altro aspetto, anche questo denunciato dai lavoratori: quello della "totale evasione del controllo analogo, condizione che ha condotto per mano la società alla liquidazione. Chi doveva controllare il bilancio della società - scrivono i grillini - non lo ha fatto oppure ha chiuso gli occhi. E mentre la Megaservice Spa chiudeva i bilanci in rosso per via dei minori trasferimenti di commesse e risorse, la Provincia esternalizzava lavori e servizi, destinabili “in house providing”, portando al collasso economico-finanziario la società. La ricostruzione dei fatti che attiene alla vertenza della Megaservice Spa è la riprova della gestione clientelare e affaristica della “cosa pubblica”. Secondo i parlamentari regionali firmatari "un approfondimento è d’obbligo per meglio comprendere i fatti perché dietro la liquidazione della società si potrebbero trovare scelte incomprensibili. Infatti la riduzione delle commesse in house alla Megaservice e l’aumento delle risorse affidate in appalto pubblico porterebbero a tale giudizio, l’esternalizzazione delle attività svolte dalla società ha collassato il bilancio societario, pregiudicando le prospettive lavorative ed il mantenimento dei livelli occupazionali". Una scelta politica che viene definita "pesante, quella assunta dalla giunta provinciale e dal presidente dell’epoca, che ha sottratto ossigeno alla Megaservice per destinarla alla chiusura. Difatti, rispetto ad un fabbisogno annuo di circa due milioni e 600 mila euro per coprire il costo del personale, la Provincia, da un certo momento in poi, ha cominciato a ridurre i trasferimenti, destinando commesse solamente per circa due milioni e 100 mila euro". "Auspichiamo - concludono i deputati M5S - che possano trovarsi le soluzioni più idonee in favore della salvaguardia occupazionale dei lavoratori della società, anche attraverso nuove e alternative vie di diversificazione lavorativa, nel rispetto della dignità lavorativa dei dipendenti.

Leggi l'articolo completo su Trapani Oggi
Navigazione

Categorie

Home Cronaca Attualità Sport Politica Salute Video

Comuni

1AlcamoBuseto PalizzoloCalatafimiCalatafimi SegestaCampobello di MazaraCastellammare del GolfoCastelvetranoCastelvetrano SelinunteCustonaciEgadiEriceFavignanaFulgatoreGibellinaLampedusaLevanzoMarausaMarettimoMarsalaMazara del ValloMenfiMisiliscemiPacecoPantelleriaPartannaPetrosinoPoggiorealeSalaparutaSalemiSan Vito Lo CapoSanta NinfaScopelloSelinunteTrapaniTrapani-EriceValdericeVita

News24

Sicilia Italia Mondo