Verso il “Sale Marino di Trapani-IGP”

Trapani, 24 giugno 2011- Viene presentato oggi alle ore 11.00, presso la Camera di Commercio di Trapani, il Disciplinare di produzione per il riconosc...

Niki Mazzara

Trapani, 24 giugno 2011- Viene presentato oggi alle ore 11.00, presso la Camera di Commercio di Trapani, il Disciplinare di produzione per il riconoscimento della Indicazione Geografica Protetta del “Sale Marino di Trapani-IGP”, il primo sale in Italia, e per quanto sia dato sapere in Europa, a raggiungere questo  obiettivo. E’ l’atto che ufficializza un lungo percorso che ha visto i produttori trapanesi, insieme ai francesi della Guerande, agli spagnoli delle Canarie, ai portoghesi dell’Algarve protagonisti per l’ottenimento dell’inserimento del sale tra i prodotti suscettibili di ottenere la protezione geografica dell’origine. Il Consorzio per la Valorizzazione del Sale Marino di Trapani, che riunisce tutte le saline trapanesi ha infine predisposto gli atti e avanzato l’istanza, oggi approvata dalla Regione e dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali per il riconoscimento della IGP al prodotto della nostra provincia. Saranno proprio i funzionari ministeriali che oggi presenteranno il Disciplinare ai produttori e alle parti sociali potenzialmente interessati, per raccoglierne le osservazioni come la legge prevede. E’ un momento che sancisce la peculiarità e l’individuazione di un prodotto tipico della cultura e dell’economia agroalimentare della nostra Regione, nonché l’ultimo atto che prelude al riconoscimento nazionale ed europeo. I produttori oggi presenti nel comprensorio trapanese sono circa una decina. Il “Sale Marino di Trapani-IGP” abbraccia l’area produttiva che si estende dal capoluogo fino a Marsala, attraverso il territorio di Paceco. Esso è già oggi rinomato in Italia e nel mondo per la sua qualità e per la “sapidità” che conferisce ai cibi. E’uno dei preferiti nella salagione di alcuni prodotti di eccellenza della gastronomia italiana come il prosciutto di Parma e di San Daniele, il caciocavallo ragusano, oltre che apprezzato all’estero quale prodotto italiano di qualità. Queste caratteristiche saranno sancite nel riconoscimento della IGP che riconoscerà, oltre al sale marino di Trapani nelle sue forme più note, anche il prodotto “integrale” ossia non lavato e principalmente proveniente dalle saline ancora condotte artigianalmente quanto le specialità più sofisticate, quale il “Fior di Sale”, e i Cristalli di Salina, vere ricercatezze per i gourmets più sofisticati e finalmente coperti da una lungamente attesa “indicazione geografica di provenienza”. A completamento del “sigillo di garanzia e genuinità ambientale dell’area in cui esso si produce non si può non ricordare che tutte le saline della Provincia di Trapani, da quelle più vicine a Trapani alle meravigliose saline dello Stagnone e dell’Isola Grande di Marsala sono protette come parte di due “Riserve Naturali Orientate”: quella delle Saline di Trapani e Paceco e quella delle  Isole dello Stagnone di Marsala”. Il comparto, che oggi occupa direttamente circa 150 addetti e indirettamente oltre il doppio e produce un fatturato di circa 13 milioni di Euro.

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