L'ultimo discorso da Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella agli italiani è durato all'incirca 15 minuti, in piedi dallo studio alla Palazzina del Quirinale, tanti sono stati i messaggi dedicati ai giovani . Parole dove ogni forma di pessimismo ha lasciato il passo all'ottimismo per il futuro : " Sono certo che il Paese ce la farà". Pur non nascondendo i numerosi problemi ancora tutti da affrontare Mattarella ha più volte ringraziato gli italiani per la serietà dimostrata durante il tragico periodo della pandemia .
Con discrezione, come è sempre stato nel suo stile, Mattarella ha ribadito la sua fiducia nella scienza e pur senza mai citarli direttamente ha condannato gli atteggiamenti dei no- vax che ha definito "offensivi" nel momento stesso in cui hanno sprecato il miracolo laico compiuto dalla scienza nel mettere a disposizione i vaccini come se nel nostro paese non ci fossero stati già troppi morti.
Con un discorso vieppiù asciutto Mattarella oltre a ricordare che tra un mese il suo compito sarà finito ha disegnato una sorta di cornice istituzionale e valoriale di cosa debba essere, di cosa debba rappresentare un Presidente della Repubblica di una Nazione come l'Italia e soprattutto di cosa non debba essere o fare.
Per prima cosa è necessario che il prossimo inquilino del Quirinale si "spogli" del suo "passato" o appartenza politica che dir si voglia riferendosi chiaramente ad un fatto scontato: ogni Presidente possiede un'inevitabile provenienza politica, la " Costituzione affida al Capo dello stato il compito di rappresentare l'unità nazionale".
Ha concluso il suo discorso il Presidente: " Sono stati sette anni impegnativi ma il bilancio è positivo, ringrazio i capi dei cinque governi con cui ho collaborato con lealtà ( Matteo Renzi; Paolo Gentiloni; per due volte Giuseppe Conte e infine Mario Draghi) perchè hanno evitato il peggio con la governabilità che le istituzioni hanno contribuito a realizzare, hanno permesso al Paese, in particolare in determinati passaggi particolarmente difficili e impegnativi , di evitare pericolsi salti nel buio".