Trapani, Sequestri di beni per mafia nella notte.

Trapani, 19 gennaio 2012 - Operazione antimafia con sequestro di beni per oltre 25 milioni di euro nella notte a Trapani. I beni sequestrati sono riconducibili ad un 52enne di Dattilo, frazione di Paceco, Michele Mazzara che, secondo la divisione anticrimine della questura di Trapani (coordinata dall'ex capo della squadra mobile Giuseppe Linares) che ha lavorato di concerto con il nucleo tributario della Guardia di Finanza, nonostante fosse nulla tenente (ma sul suo conto corrente giravano milioni di euro), sarebbe stato nella disponibilità di gestire un centinaio di immobili, terreni, alberghi (in larghissima parte nella zona tra San Vito Lo Capo, Makari e Castelluzzo), oltre ad una decina di auto, circa venti mezzi agricoli ed tre società edilizie, la Asa (Azienda Siciliana Alberghiera) Srl (ristorazione),  la Nicosia Francesco & Vincenzo s.n.c., (edilizia con interessi a Trapani e Paceco), e Villa Esmeralda (assistenza residenziale per la terza età). Passa sotto amministrazione controllata la società  Antopia Sas che ha come scopo sociale l'acquisto, valorizzazione e utilizzazione di terreni, aree e fabbricati destinati ad uso agricolo, industriale e turistico alberghiero. Mazzara, già arrestato nel 1997  (indicato come molto vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro, che avrebbe aiutato nella latitanza), dopo aver patteggiato la pena nel relativo processo per favoreggiamento, da allora sembrava essersi eclissato. E' tornato alla ribalta con questa operazione che scaturisce da intercettazioni disposte sulle utenze del senatore Pdl Tonino D'Alì, ex sottosegretario agli interni. Dalle intercettazioni sono venuti fuori altri nomi coinvolti nei traffici del Mazzara, tra cui quello  dell’ex deputato regionale Pdl Peppe Maurici, attuale presidente del Nucleo di sviluppo Industriale di Trapani, e di Salvatore Alestra, presidente dell’Ato 1 Trapani, la società di raccolta dei rifiuti solidi urbani.