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Trapani ricorda le vittime di mafia

Trapani, 15 dicembre 2010 - “Le vittime della mafia nel nostro territorio: dal ricordo, alla memoria, all’impegno”. Questo il tema della conferenza sv...

Niki Mazzara

Trapani, 15 dicembre 2010 - “Le vittime della mafia nel nostro territorio: dal ricordo, alla memoria, all’impegno”. Questo il tema della conferenza svoltasi nella mattinata di oggi presso l’aula del Consiglio Provinciale di Trapani con la partecipazione di una rappresentanza della Comunità “Saman” e di circa 150 studenti di 6 Istituti scolastici sottoscrittori di un protocollo d’intesa con il Rotary Club Trapani-Birgi-Mozia che nel 2006, grazie all’iniziativa in tal senso promossa dal Presidente di allora, Dott. Ignazio Aversa, fece collocare una stele sul Lungomare Dante Alighieri di Trapani per onorare la memoria di tutte le vittime della criminalità mafiosa del territorio trapanese. Con la firma di un successivo protocollo d’intesa, i sei Istituti interessati (l’Istituto Professionale “Gesualdo Bufalino”, l’Istituto Tecnico Industriale e l’Istituto Comprensivo “Ciaccio Montalto” di Trapani, l’Istituto Alberghiero ed il 2° Circolo Didattico “Giuseppe Mazzini” di Erice, la Scuola Media “Livio Bassi” di Trapani), nell’ ambito del cosiddetto “Progetto Legalità”, si sono impegnate ad organizzare annualmente, a turno, apposita manifestazione per ricordare appunto le vittime della mafia ma anche per sottolineare il valore della memoria e dell’impegno contro ogni forma di violenza e di illegalità, in collaborazione con la Comunità “Saman” e con il Rotary Club attualmente presieduto dal Rag. Antonino Chirco. L’odierna conferenza, aperta dall’intervento del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Giuseppina Messina, è stata curata dall’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, Turistici e Sociali “Gesualdo Bufalino” di Trapani. Applaudite relazioni sul tema in discussione sono state poi svolte dal Col. Daniele Chiara del 6° Battaglione Bersaglieri di Trapani e dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani, Massimo Corleo, che hanno anche risposto ad alcune domande poste dai giovani studenti.  Il saluto del Consiglio Provinciale e la condivisione delle finalità della conferenza, nel corso della quale è stato anche proiettato un filmato sull’argomento realizzato dagli alunni delle otto scuole coinvolte, è stato portato dal Presidente Peppe Poma il quale, fra le tante vittime della mafia (per rimanere solo nell’ambito del territorio trapanese) ha ricordato i magistrati Giangiacomo Ciaccio Montalto ed Alberto Giacomelli, ma anche semplici cittadini, quali: Barbara Rizzo ed i suoi due gemellini: Giuseppe e Salvatore Asta, operatori delle forze dell’ordine, quali l’agente Giuseppe Montalto al cui nome la Provincia Regionale di Trapani ha intitolato un’apposita borsa di studio, giornalisti, quali Mauro Rostagno, tutti barbaramente assassinati soltanto perché cercavano di compiere il loro dovere o perché, fatto se possibile ancora più grave, casualmente coinvolti in sanguinari attentati. Per quanto riguarda in particolare Mauro Rostagno, il Presidente Poma ha voluto ribadire l’ importanza della costituzione di parte civile nel processo che si celebrerà a partire dal prossimo mese di febbraio. L’iniziativa, - ha affermato a questo proposito Peppe Poma - voluta e promossa da “Ciao Mauro” e da numerose altre Associazioni, potrebbe segnare un punto miliare per la portata, sicuramente dirompente, che avrebbe nella lotta alla criminalità organizzata e mafiosa con la costituzione di parte civile dell’intera cittadinanza trapanese.  Per il resto – ha aggiunto il Presidente del Consiglio Provinciale - non posso che complimentarmi per la straordinaria valenza di manifestazioni come quella odierna che sicuramente, dando il giusto risalto al valore della memoria, concorrono ad inculcare nell’animo dei più giovani, ma anche di tutti i cittadini, il dovere ed il valore dell’impegno di contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa. Si tratta di eventi che svolgono un importantissimo ruolo culturale all’interno della nostra società dove c’ è assoluto bisogno di impegno e di sensibilità verso le tante problematiche della legalità, della giustizia, dei diritti, dei soprusi, dei crimini ma anche dei doveri civili. In quest’ottica, fare politica o amministrare un territorio non deve essere tanto una questione di personale o peggio di egocentrica gratificazione quanto di scelte e di impegno al servizio della collettività. Intanto  ieri è stata posta una corona d’alloro ai piedi della stele sita sul Lungomare Dante Alighieri alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose del territorio e,  a seguire, il Vescovo della Diocesi, Mons. Francesco Miccichè, ha celebrato una messa in suffragio di tutte le vittime della mafia presso la chiesa Santa Teresa del capoluogo.

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